Cronaca

Svolta nel caso di Tiziana Cantone: “iPad e iPhone furono svuotati”

Svolta nel caso di Tiziana Cantone:  L’iPad e l’iPhone utilizzati dalla ragazza  sono stati svuotati. È questa la nuova pagina dell'inchiesta

Svolta nel caso di Tiziana Cantone:  L’iPad e l’iPhone utilizzati dalla ragazza  sono stati svuotati. È questa la nuova pagina dell’inchiesta sulla morte della giovane di Mugnano. Il professor Danilo Bruschi, del dipartimento di Informatica dell’Università Statale di Milano, ha inviato un parere “pro-veritate” sulla consulenza tecnica compiuta da Emme team sui dispositivi della ragazza.

Caso di Tiziana Cantone, manomessi i suoi dispositivi elettronici: “iPad e iPhone furono svuotati”

Gli esperti sostengono che, mentre i due dispositivi erano in possesso dell’autorità giudiziaria, furono alterati, con la cancellazione della memoria all’interno dell’iPad ed il blocco dell’iPhone, che fu riconsegnato alla famiglia senza possibilità di accedere ai dati.

“Durante un anno di lavoro, si legge nella nota, i consulenti italo-americani hanno lavorato con i propri periti per recuperare quei dati, inclusa la rubrica telefonica completa, ora parte delle prove depositate presso la Procura di Napoli Nord. Il professor Bruschi ha visionato la relazione e le conclusioni di Emme Team e ha concordato con i risultati, chiedendo a sua volta che la Procura di Napoli Nord decida, dopo quasi un anno, di iniziare le azioni peritali sui dispositivi, come da tempo legali e consulenti hanno richiesto in svariate occasioni. L’azione peritale è necessaria per poter confermare con certezza i risultati ottenuti”.

Poi si legge ancora nella nota di Emme Team: “si conferma che l’iPad è stato restituito resettato e che al suo interno sono stati eliminate i dati dell’account iCloud e delle email. Situazione impossibile a meno di una manomissione, dato che Tiziana Cantone usò quel dispositivo per anni. Manomissione che ora solo l’inizio delle azioni peritali potranno eventualmente confermare, per provare a scoprire chi fu l’autore di quell’alterazione.

“Ne consegue la necessità da parte della Procura di nominare i propri consulenti per verificare quei dati, che nel frattempo, sono stati confermati anche da altri due esperti statunitensi, oltre che da quelli italiani, e dalla stessa Vodafone, che ha consegnato i tabulati telefonici e internet di Tiziana Cantone, dimostrando l’utilizzo dello smartphone immediatamente dopo il ritrovamento del corpo di Tiziana Cantone”, conclude la nota.

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