Caos a Castellammare dove Emanuele D’Apice, giovane presidente del consiglio comunale, ha ricordato il padre boss morto lo scorso anno. Luigi D’Apice era noto come “Giggino ‘o ministro”, fu condannato in via definitiva per reati di camorra poiché ritenuto affiliato al clan Cesarano.
Castellammare, Emanuele D’Apice e l’elogio al padre boss in Aula
“Permettetemi di ringraziare la mia famiglia, in particolare mio padre, il mio faro, che mi ha insegnato tutto: i valori, l’educazione, il rispetto. Oggi devo a lui l’uomo che sono” ha detto il 34enne Emanuele D’Apice, finito al centro di una vera e propria polemica. È successo nella serata del 17 maggio, nell’aula consiliare dedicata a Falcone e Borsellino.
Gli attacchi
Il senatore Sandro Ruotolo ha subito chiesto al ministro dell’Interno “la nomina della commissione” mentre il Partito Democratico ha chiesto le dimissioni di D’Apice.