Cronaca

Tra i nuovi Cavalieri del Lavoro ci sono tutti gli eroi del Covid: ma non c’è il professor Paolo Ascierto

Il 30 maggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha proclamato 25 nuovi Cavalieri del Lavoro: tra di loro anche coloro che si sono distinti per impegno e dedizione durante l’emergenza covid. Nell’elenco, però, manca uno degli “eroi” di questa pandemia, il professor Paolo Ascierto, l’oncologo dell’ospedale Pascale, che per primo ha intuito le potenzialità di un farmaco, utilizzandolo per curare i malati di coronavirus.

Paolo Ascierto assente dall’elenco dei Cavalieri del Lavoro

Ascierto grande assente tra i 25 nuovi cavalieri del lavoro del 2020 nominati del Presidente della Repubblica. Il professore non ha bisogno di riconoscimenti, il suo lavoro parla da sè, ma fa davvero effetto vedere che il suo contributo, al pari di quanti hanno profuso per mesi competenze ed energie nella lotta al covid, non venga riconosciuto.

La scoperta e la cura

La terapia a base di Tocilizumab, sperimentata dal professor Ascierto al Pascale, in coordinamento con l’Ospedale Cotugno, pochi giorni fa, aveva superato anche il primo esame dell’Agenzia italiana del farmaco. Risultati incoraggianti anche all’avvio del percorso che porterà ai test per il vaccino. Ma lui, il suo sviluppatore, non merita un riconoscimento.

I premiati

Ecco l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza:

  • Maria Allegrini – Agricoltura/vitivinicolo – Veneto
  • Antonio Campanile  – Industria/chimica – Umbria
  • Giuseppe Castagna – Credito – Lombardia
  • Lorenzo Coppini – Industria/trasduttori elettroacustici- Toscana
  • Anna Maria Grazia Doglione – Industria/siderurgica – Piemonte
  • Ferruccio Ferragamo – Alta moda – Toscana
  • Nicola Fiasconaro – Artigianato/prodotti dolciari – Sicilia
  • Mario Frandino – Industria/alimentare – Piemonte
  • Maria Laura Garofalo – Sanità privata – Lazio
  • Alessandro Gilardi  – Industria/edile – Piemonte
  • Guido Roberto Grassi Damiani – Gioielleria di alta gamma – Estero
  • Giuseppe Maiello – Commercio/articoli di profumeria – Campania
  • Enrico Marchi – Attività aeroportuali – Veneto
  • Luciano Martini – Industria /alimentare – Emilia-Romagna
  • Paolo Merloni – Industria/elettrodomestici – Marche
  • Marco Nocivelli – Industria/impianti per refrigerazione – Lombardia
  • Guido Ottolenghi – Logistica portuale – Emilia-Romagna
  • Gian Battista Parati  – Industria/ alta specializzazione – Lombardia
  • Umberto Pesce – Industria/ metalmeccanica – Basilicata
  • Federico Pittini – Industria/siderurgica – Friuli Venezia Giulia
  • Giovanni Ravazzotti – Industria/ceramica – Estero
  • Giorgia Serrati – Commercio conserve ittiche – Liguria
  • Silvia Stein – Maglieria di alta gamma – Veneto
  • Maurizio Stirpe – Industria/componentistica – Lazio
  • Guido Valentini – Industria/metalmeccanica – Lombardia.

Il riconoscimento

L’ordine al merito del lavoro è un’onorificenza italiana istituita sotto il regno di Vittorio Emanuele III e, successivamente, ereditata dal nuovo ordinamento repubblicano. È destinato ai cittadini italiani, anche residenti all’estero, «che si siano resi singolarmente benemeriti», segnalandosi «nell’agricoltura, nell’industria, nel commercio, nell’artigianato, nell’attività creditizia e assicurativa». Il presidente della repubblica è a capo dell’Ordine, retto da un apposito consiglio presieduto dal ministro dello sviluppo economico.

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