Cellulari in carcere, dopo Airola anche Nisida

NAPOLI. Dopo Airola, anche nel carcere minorile di Nisida è allarme telefoni cellulari in cella. Spiega Carmine d’Avanzo, coordinatore nazionale per la Giustizia minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “Nella mattinata di ieri, presso l’Istituto penale per odierna, presso l’I.P.M. di Nisida è stato rinvenuto l’ennesimo telefonino cellulare, ancora una volta grazie ad una brillante operazione degli uomini della Polizia Penitenziaria in servizio. Tale personale, da tempo impegnato in una intensa attività d’indagine interna, in tutti gli ambienti frequentati dai detenuti, per stroncare il fenomeno dell’introduzione in Istituto di sostanze stupefacenti e telefonini di ultima generazione, non appena ha udito conversare animatamente in una cella, ha fatto irruzione in maniera fulminea nella stanza, cogliendo di sorpresa un detenuto intento a telefonare. Il SAPPE, alla luce  di quanto avvenuto, non può fare a meno di rivolgere un plauso alle unità Polizia Penitenziaria in servizio,  per l’alta capacità operativa dimostrata, senz’altro meritevole dei dovuti riconoscimenti”.

Carceri, l’allarme del SAPPE

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ricorda i numerosi eventi critici che accadono regolarmente nelle carceri minorili e sollecita urgenti adeguati…



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