Cronaca

Grumo Nevano, chi è Elpidio D’Ambria l’uomo arrestato per l’omicidio di Rosa Alfieri

Chi è Elpidio D’Ambra arrestato nella serata di ieri,2 febbraio, per l’omicidio di Rosa Alfieri, era rientrato a Grumo Nevano dalla Spagna

Chi è Elpidio D’Ambra arrestato nella serata di ieri,2 febbraio, per l’omicidio di Rosa Alfieri, era rientrato a Grumo Nevano dalla Spagna, dove aveva trascorso cinque anni, alcuni dei quali in cella; dopo avere abitato per un periodo con la madre, poiché i litigi con lei erano frequenti, aveva preso in fitto l’appartamentino al piano terra di via Risorgimento 1, dove Rosa Alfieri è stata uccisa. Il giorno dopo il delitto carabinieri e polizia stanno ancora cercando il vicino di casa che con ogni evidenza l’ha uccisa, dopo averla afferrata e trascinata all’interno di casa sua, ficcandole un pezzo di stoffa in bocca perché non gridasse.

Chi è Elpidio D’Ambria, l’uomo arrestato per l’omicidio di Rosa Alfieri

È un uomo poco più che trentenne, conosciuto alle forze di polizia, che fa uso di stupefacenti. A Grumo Nevano lo conoscono tutti, tant’è che la sua foto è stata spontaneamente pubblicata sui social da molte persone per agevolarne il rintraccio. Lui però fino a ieri era irreperibile. É stato poi arrestato in serata, era a Napoli nel quartiere di Fuorigrotta. É stato fermato nei pressi dell’ospedale San Paolo.

Separato dalla moglie

Separato dalla moglie, il vicino di casa di Rosa è originario come lei di Grumo; il padre, scomparso alcuni anni fa, lavorava al Comune come Lsu. Nell’appartamento di via Risorgimento l’uomo si era trasferito da un paio di settimane. Al piano di sopra viveva Rosa con i genitori: il padre, commerciante di abbigliamento, e la madre, casalinga.

L’appuntamento con il fidanzato

La ragazza era fidanzata con Luigi, che gestisce con il padre una tabaccheria poco distante. Sconvolto dalla recente morte della madre, Luigi aveva chiesto alla fidanzata di tenergli compagnia in negozio tutti i pomeriggi. Anche ieri la aspettava ed è stato proprio lui, non vedendola arrivare alle cinque come al solito, che l’ha cercata. «L’ho chiamata più volte sul cellulare – racconta il ragazzo sconvolto – ma lei sembrava respingere le chiamate. Non me lo spiegavo. Solo dopo ho capito che quel mostro le aveva strappato il telefonino per non farla rispondere».

La dinamica

Il giorno dopo la tragica morte di Rosa la dinamica è più chiara. Intorno alle 17 la giovane è scesa di casa, al primo piano, e si stava avviando verso l’auto parcheggiata in strada per raggiungere la tabaccheria. Il vicino però l’ha afferrata all’improvviso, le ha ficcato un pezzo di stoffa in bocca e l’ha trascinata nella sua camera da letto; anche se ha provato a gridare, Rosa non è riuscita a richiamare l’attenzione dei familiari. È stata trovata morta, con un segno attorno al collo, quando Luigi, allarmato perché lei non gli rispondeva, è andato a cercarla a casa.

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