Cronaca

Coltellate a calcetto: in carcere il nipote di Lady Camorra

Gennaro Musella, aiutato dal padre Giuseppe, già in carcere da due settimane, aveva accoltellato tre fratelli dopo una partita di calcetto

È finito in carcere Gennaro Musella, nipote di Lady Camorra, per le coltellate inferte dopo la partita di calcetto a tre fratelli. La lite è avvenuta il 4 ottobre, sul campo San Rocco di Chiaiano.

Coltellate a calcetto, in carcere il nipote di Lady Camorra

Nei giorni scorsi era stato convalidato il fermo di Giuseppe Musella, figlio di Maria Licciardi: che aveva bloccato un ragazzo mentre il figlio lo accoltellava su un campo di calcio a Miano. Giuseppe Musella, 50 anni, indagato per tentato omicidio in concorso col figlio ventenne Gennaro Musella.

I due, rispettivamente figlio e nipote di Maria Licciardi ‘a Piccerella, boss dell’Alleanza di Secondigliano, sono accusati di avere ferito 3 giovani durante una partita di calcetto a Miano alla quale stava partecipando il ragazzo; per gli inquirenti il ventenne avrebbe accoltellato un coetaneo e poi, aiutato dal padre, avrebbe sferrato diversi fendenti al torace di un altro e infine avrebbero aggredito il terzo, fratello dei primi due.

Rissa dopo partita di calcetto, fermato il figlio di Maria Licciardi

La lite sarebbe iniziata in campo, per poi degenerare dopo il triplice fischio. Sul posto sono giunti gli agenti della Polizia di Stato i quali hanno sottoposto a fermo Giuseppe Musella, conosciuto come ‘Pino o nir’ nonchè figlio di Maria Licciardi ‘a piccerell, ai vertici dell’Alleanza di Secondigliano.

Il figlio di Musella, 19 anni, avrebbe iniziato a litigare in campo con un ragazzo di Giugliano nel corso di una gara. Secondo quanto ricostruito finora, Musella junior avrebbe colpito l’altro ragazzo con un coltello prelevato da uno zainetto a bordo campo.

Stando a quanto ricostruito finora dalla Polizia di Stato, Giuseppe Musella avrebbe aiutato il figlio tenendo fermo l’altro ragazzo e agevolando così il ferimento di quest’ultimo. Nel corso dell’aggressione sono intervenuti anche i fratelli del ragazzo di Giugliano venendo anch’essi colpiti dai fendenti: sono stati portati tutti all’ospedale Cardarelli con ferite ritenute guaribili tra i dieci e i venti giorni

Si costituisce il nipote

Si è presentato alla Polizia di Stato, in compagnia del suo avvocato, il nipote 19enne di Maria Licciardi, la donna boss ritenuta ai vertici dell’Alleanza di Secondigliano: il ragazzo è accusato di avere preso parte insieme al padre ad una rissa a coltellate scoppiata su un campo di calcetto di Chiaiano.

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