Cronaca

Morto durante festeggiamenti scudetto: come è stato ucciso il figlio del boss

Emergono nuovi scenari sull’agguato ai danni di Vincenzo Costanzo, il ragazzo morto durante i festeggiamenti del Napoli: ecco come è stato ucciso il figlio del boss Maurizio. I sicari avrebbero utilizzato degli striscioni azzurri per isolare la vittima ed evitare di sbagliare la mira e colpire qualche passante. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Napoli, come è stato ucciso il figlio del boss

I sicari avrebbero utilizzato degli striscioni azzurri per isolare la vittima ed evitare di sbagliare la mira e colpire qualche passante. Hanno creato il vuoto intorno al loro obiettivo, bloccando la circolazione nella grande area pedonale dove in molti stavano festeggiamento la conquista del terzo scuetto.

Poi hanno acceso dei bengala, simulando un momento di festa e subito dopo hanno aperto il fuoco. Così è stato ucciso Vincenzo Costanzo, il figlio del boss Maurizio Costanzo e nipote del capo clan D’Amico. Una trappola nel cuore di Napoli, in piazza Carlo III.

La sparatoria

La dinamica non è chiara, indagini sono in corso da parte della polizia. Sta di fatto, comunque, che Vincenzo Costanzo, un ragazzo di soli 26 anni originario di Ponticelli era stato trasportato e ricoverato al Cardarelli in condizioni apparse subito molto gravi dove purtroppo poco dopo è morto.

La parole del Prefetto di Napoli

“La morte dell’uomo avvenuta nella notte, mentre la città festeggiava il terzo scudetto della sua squadra, non ha nulla a che vedere con le celebrazioni per la vittoria calcistica”.

Danneggiato l’ospedale Cardarelli

Appresa la notizia della morte del ragazzo, alcune persone ritenute vicine al 26enne si sono recate all’ospedale Cardarelli, dove Costanzo era stato trasportato e dove purtroppo è deceduto, e hanno danneggiato il Pronto Soccorso.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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