Cronaca

Omicidio Maurizio Cerrato: il Comune di Torre Annunziata si costituirà parte civile

Il Comune parte civile anche nel processo per l'arresto dell'ex dirigente dell’Area Tecnica, Nunzio Ariano

Il Comune di Torre Annunziata si costituirà parte civile nel processo per l’omicidio di Maurizio Cerrato e in quello per la vicenda legata all’arresto dell’ex dirigente dell’Area Tecnica, Nunzio Ariano. La giunta municipale ha approvato nel pomeriggio di oggi le due proposte di atto deliberativo, a firma dell’assessore alla Trasparenza e all’Anticorruzione Lorenzo Diana.

Omicidio Maurizio Cerrato: il Comune di Torre Annunziata si costituirà parte civile

Il comune di Torre Annunziata si costituirà parte civile nei procedimenti penali relativi all’omicidio di Maurizio Cerrato e all’arresto dell’ing. Nunzio Ariano, ex dirigente dell’Area Tecnica dell’Ente oplontino. “La gravità degli episodi imponeva la doverosa costituzione di parte civile del Comune – afferma l’assessore alla Trasparenza e all’Anticorruzione, Diana – L’Amministrazione Comunale sarà sempre al fianco dei familiari di Maurizio Cerrato e offrirà loro il proprio incondizionato sostegno. Questi due atti hanno anche lo scopo di salvaguardare l’immagine della città e di fare gli interessi della parte sana della stessa, che rappresenta la stragrande maggioranza“.

La morte di Maurizio Cerrato

Maurizio Cerrato è stato ucciso a colpi di cric a Torre Annunziata la sera del 19 aprile: l’uomo era sceso in strada per difendere la figlia, Maria, colpevole di aver occupato un parcheggio “prenotato” e di essersi ribellata ad un sopruso di cui tutti erano a conoscenza ma contro il quale nessuno aveva mai mosso un dito. Prima di quel momento. Ad uccidere Maurizio Cerrato sono stati in 4, Giorgio Scaramella, 51 anni, Domenico Scaramella, 51 anni, Antonio Venditto, 26 anni. Antonio Cirillo, 33 anni.

Corruzione al Comune: arrestato Nunzio Ariano

Nunzio Ariano, ex dirigente dell’Area Tecnica dell’Ente, era stato arrestato dalla Guardia di finanza lo scorso 28 dicembre, in flagranza di reato, dopo aver intascato una mazzetta da 10mila euro alla spiaggia delle Sette Scogliere per i lavori di messa in sicurezza delle scuole per le norme anti-contagio. Ariano, in carcere da quella sera, è accusato di induzione indebita dalla Procura di Torre Annunziata.

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