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Concessioni di suolo pubblico su aree di sosta: la discussione

NAPOLI. La commissione Trasparenza, presieduta da Domenico Palmieri, ha oggi affrontato il problema delle occupazioni di suolo pubblico in aree attrezzate per la sosta, materia disciplinata dal Regolamento del 2014 sulla occupazione di suolo pubblico per le attività di somministrazione di cibi e bevande all’aperto, “dehors”. Hanno partecipato la dottoressa Magnoni, Segretario generale del Comune, la dirigente del servizio Polizia amministrativa Cetrangolo, il dirigente del servizio Mobilità sostenibile D’Alessio, il comandante della Polizia Locale Ciro Esposito.

La discussione in Commissione

Introducendo la riunione, il presidente Palmieri ha comunicato che sul frequente diniego di concessione di suolo pubblico nel caso che le aree richieste per il ristoro all’aperto coincidano con aree attrezzate per la sosta ci sono state numerose segnalazioni, ultima delle quali quella del presidente della commissione competente nella 8a Municipalità, Sepe. Come riscontrato anche a seguito di corrispondenza con la dirigente del servizio Polizia amministrativa, Cetrangolo, il problema ha origine nella formulazione del regolamento comunale che genera per gli uffici difficoltà applicative. Queste, ha concluso il presidente Palmieri, potrebbero essere risolte chiarendo meglio le regole generali alle quali gli uffici devono attenersi e limitando l’ambito delle scelte discrezionali.

L’ufficio, ha spiegato la dirigente Cetrangolo, richiede il parere preventivo della Polizia Locale competente per territorio sulle richieste; alla Polizia Locale spetta infatti stabilire se le istallazioni confliggono con il Codice della Strada; nelle ZTL permanenti e nelle aree pedonali, ha aggiunto il dirigente D’Alessio, nelle quali le concessioni di suolo pubblico possono più facilmente essere concesse, alla Polizia Locale spetta in ogni caso vigilare perché siano garantite le regole di sicurezza (ad esempio, la circolazione di pedoni e disabili e il transito dei mezzi di soccorso). Secondo il regolamento del 2014, quando si è al di fuori delle ZTL e delle aree pedonali, le occupazioni possono essere richieste anche su aree destinate alla sosta, o con le strisce blu o con le strisce bianche. In entrambi i casi, ha precisato la dottoressa Cetrangolo, sorgono ulteriori problemi: nel caso delle strisce blu, quello del ristoro ad Anm dell’incasso non percepito, e, nel caso delle strisce bianche, quello del rapporto tra sosta a pagamento e sosta gratuita che, sacrificando alcune strisce blu, viene alterato. E problemi pratici sorgono anche per la sosta dei residenti, come ha specificato Attanasio, dello staff dell’assessorato alle Attività produttive, ai quali, quando l’area viene concessa per i “dehors” deve essere garantita una alternativa. Infine, il caso concreto di numerose richieste provenienti da operatori delle zone periferiche, problema sollevato dal consigliere Sepe dell’8a Municipalità, che vengono sistematicamente rifiutate: nel regolamento, ha spiegato, le “strade con traffico estremamente ridotto” vengono equiparate alle ZTL permanenti, per cui occorrerebbe o estendere le Zone a Traffico Limitato, semplificando così la concessione, o classificare preventivamente le strade ai fini della concessione di tali occupazioni di suolo.

La necessità dell’adeguamento regolamentare consegue, per il consigliere Buono (Verdi Sfasteriati) dal mutamento della città che ha conosciuto l’aumento dei flussi turistici e il conseguente sviluppo delle attività connesse: può essere prevista dal regolamento anche la possibilità che gli stessi imprenditori che pagano la Cosap si accollino in parte il mancato incasso per le strisce blu occupate; quest’ultimo problema può essere affrontato anche in una nuova regolamentazione dei rapporti tra Comune ed Anm, ha detto il consigliere Brambilla (Mov. 5 Stelle) ricordando che, quando si è discusso del piano industriale dell’azienda dei trasporti, proprio il tema della regolamentazione degli stalli di sosta a pagamento era stato sollevato come problema irrisolto; proprio i profondi cambiamenti nel frattempo intervenuti, ha detto il consigliere Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra) impongono un ripensamento organizzativo della materia anche per combattere l’abusivismo e attrezzare risposte rispetto a elementi nuovi che emergono, come l’aumento delle richieste di “adozione delle strade” da parte dei privati: opportuno un confronto di merito sul regolamento nelle competenti commissioni, Attività produttive e Infrastrutture e mobilità.

È senz’altro possibile, per la dottoressa Magnoni, una riformulazione del regolamento sul “dehors” allo scopo di chiarire i punti che si sono rivelati oscuri, anche se il tema del ristoro ad Anm può essere affrontato modificando anche altri strumenti amministrativi. Per Giovanni Piombino dello staff dell’assessore alle Attività produttive, l’occasione di intervenire su questo aspetto del regolamento potrebbe essere data proprio dalla conclusione del tavolo di confronto tra Comune e gli enti che hanno aderito all’apposito protocollo d’intesa per la ridefinizione delle regole in ambito del centro storico, e cioè Facoltà di architettura, Soprintendenza, Camera di commercio.

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