Cronaca

Coronavirus a Napoli: 8 sotto un tetto ai tempi del Covid-19, la storia di Angela e la sua famiglia

Otto sotto un tetto ai tempi del Coronavirus. Questa è la storia di Angela, donna, mamma e moglie napoletana che vive in un piccolo appartamento con la sua famiglia nel Quartieri Spagnoli a Napoli. Si è raccontata all’Ansa, dimostrando grande forza d’animo e tenacia, tipici del temperamento partenopeo.

8 sotto un tetto ai tempi del Coronavirus: La storia di Angela

La storia di Angela, arriva dai Quartieri Spagnoli, dove vive in un piccolo appartamento, composto da 2 stanze, cucina e bagno, con suo marito, sua madre e i suoi cinque figli. In otto non è facile, ma la donna non si fascia la testa.”È periodo difficile, in casa tutti insieme è bello stare un giorno, due, ma per mesi è proprio una cosa da esaurimento”.

Io comunque mi considero fortunata – afferma Angela – perché c’è gente che non ha una casa o vive in condizioni pessime, meglio stare stretti ma avere un tetto. Poi di solito tutti escono al mattino, vanno al lavoro o a scuola, ora, certo, è un po’ più difficile“.

Il marito di Angela “fa il barista – spiega la donna – ma il bar è chiuso, come pure il mio primo figlio, che ha 21 anni, sta imparando a fare il pizzaiolo e lavora in una pizzeria anch’essa chiusa ora. Poi c’è mia figlia di 18 anni, la piccola di 9 anni oltre ai due gemelli 15enni, fanno tutti scuola online sui cellulari. Solo la piccola va a farla a casa di una compagna di classe che abita qui vicino“.

I ritmi di vita degli otto membri della famiglia sono totalmente cambiati in quarantena: “Abbiamo paura – spiega Angela – io temo per la salute dei miei figli anche se so che questa malattia non è molto pericolosa per i giovani. Però esco solo per fare la spesa, prendere le cose necessarie e torno, spero che tutto questo passi al più presto, sono molto angosciata soprattutto quando sento di tutte quelle persone che muoiono per il virus“.

Ora mia mamma – racconta Angela – sta dormendo, perché al mattino si sveglia molto presto. Invece i ragazzi senza scuola vogliono dormire di più, ma alla fine ci organizziamo, siamo una famiglia unita e passare tempo insieme è anche divertente. Mio figlio prepara le pizze, mia figlia fa i dolci. E’ bello, solo che a me alla fine tocca pulire tutto“.

La prende con un sorriso Angela che però ‘aspetta’ l’estate. Un modo per sdrammatizzare e chiedere: “Ditemi voi una cosa, ma al mare si potrà andare? Non chiedo per me – dice ridendo – ma se aprono la spiaggia ci mando mio marito con tutti i figli, così mi godo un po’ di pace“.


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