Cronaca

Coronavirus fase 2, al mare solo da Napoli l’idea Circum anti-ressa

Coronavirus fase 2: date le misure restrittive dovute alla pandemia a Napoli il trasporto pubblico dovrà adeguarsi alle regole. I vertici della circumvesuviana Eav sono al lavoro per pianificare soluzioni che possano limitare e scaglionare il flusso di pendolari diretti alle spiagge della costiera e consentire agli utenti un viaggio in condizioni di sicurezza. Questo piano potrebbe essere effettuato tagliando fuori dai collegamenti decine di comuni.

Coronavirus fase 2 a Napoli, idea Circum anti-ressa

I dirigenti Eav stanno ragionando su una prima bozza di piano, da attuare a giugno in via sperimentale e, se efficace, da prorogare durante tutta la stagione estiva fino al 15 settembre, compatibilmente con l’andamento epidemiologico e con le misure che di volta in volta verranno adottate dal governo centrale o dalla Regione Campania.

L’ipotesi

L’ipotesi formulata, come riporta il Mattino, prevede nei fine settimana e nei festivi l’attivazione di “corse dedicate” nella fascia oraria che va dalle 7 alle 10: i treni partiranno da Napoli-Porta Nolana per dirigersi esclusivamente verso le località balneari della penisola sorrentina, Vico Equense, Seiano, Meta, Piano, Sant’Agnello, Sorrento, senza effettuare fermate intermedie.

Durante queste ore non ci sarà, dunque, alcun collegamento ferroviario tra Napoli e Castellammare di Stabia ma soltanto corse di autobus. Una scelta che deriva dalla necessità di evitare che grandi quantitativi di persone possano salire sui treni nelle varie stazioni fino a rendere il viaggio ingestibile.

Nel corso della giornata, ad essere isolata sarebbe invece la penisola sorrentina: tra le 10 e le 17 i treni viaggerebbero regolarmente solo sulla tratta da Napoli a Castellammare e viceversa. Per il ritorno, ossia da Sorrento a Napoli, è invece previsto per l’intera giornata il servizio normale con tutte le fermate programmate. Il tutto al momento è solo un’ipotesi.

La spiegazione del presidente De Gregorio

“Stiamo studiando un progetto che tuteli contemporaneamente il diritto alla mobilità, alla sicurezza sanitaria e l’ordine pubblico spiega il presidente Umberto De Gregorio – Si tratta di una linea caldissima dove d’estate si fatica non poco a gestire l’ordine pubblico. Portiamo i treni strapieni.

Come faremo a portare soltanto il 30 per cento dei posti disponibili? Faremo corse differenziate, anche da Castellammare. Ci confronteremo con tutti, e sottoporremo poi il progetto alla Regione. Una cosa è certa: non possiamo lasciare le cose al caso. Sarebbe un disastro. Serve una sorta di numero chiuso“.


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