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Coronavirus, interrotti 9 ricevimenti nel Napoletano: prime comunioni e battesimi in barba alle norme

Organizzano feste per prime comunioni e battesimi nel Napoletano nonostante il divieto imposto dalla Regione

Organizzano feste per prime comunioni e battesimi nel Napoletano nonostante il divieto imposto dalla Regione: i carabinieri  nel weekend hanno disposto una serie di controlli volti alla prevenzione dei contagi da coronavirus e per verificare il rispetto delle ultime norme regionali e nazionali. Il blitz nei ristoranti all’ombra del Vesuvio ha interrotto ben nove feste.

Covid, interrotti 9 ricevimenti nel Napoletano

Trecase e Terzigno sono le cittadine preferite per organizzare feste, banchetti e cerimonie. I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre Annunziata, guidati dal tenente Marco Calò, hanno scoperto in totale otto Comunioni e un battesimo «clandestini».

Dei sei locali controllati, tre sono stati chiusi al termine dei controlli dei carabinieri, che sono stati costretti a interrompere nove feste chiedendo a festeggiati e invitati di lasciare anzitempo le sale in cui era assembrati.
Stando ai numeri registrati, tutti i ricevimenti avevano rispettato la precedente ordinanza, limitando a 30 il numero degli invitati; era stato però ignorato l’ultimo aggiornamento, che vieta del tutto i festeggiamenti in seguito alle cerimonie.

Villa Venere

A Villa Venere i carabinieri hanno scoperto tre Comunioni e un battesimo con gli invitati suddivisi in due sale che ospitavano 59 e 43 persone, per un totale di 102 invitati. Il ristorante è stato chiuso, in attesa di eventuali ulteriori provvedimenti anche da parte della Regione.

Villa Cupido

. A Villa Cupido, quattro Prime comunioni erano state suddivise in tre sale per un totale di 70 invitati, ben sotto i 30 invitati a cerimonia previsti dalla precedente ordinanza, ma pur sempre ricevimenti vietati. Anche in questo caso, multe per i genitori e per il titolare del ristorante.

A Villa Jovis Il Cigno, sono state sorprese altre 30 persone che festeggiavano una Comunione. Anche in questo caso sanzioni per locale e genitori.

 

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