Cronaca

Costa Concordia, le parole dei legali di Schettino a 6 anni dalla tragedia

NAPOLI. Il 13 gennaio 2012 la nave da crociera Costa Concordia affondò a poca distanza dal porto dell’Isola del Giglio. L’incidente causò 32 morti e 110 feriti. Già nelle drammatiche ore successive all’urto che ne determinò l’affondamento, il caso della nave abbandonata dal capitano finì sulle bocche di gran parte degli italiani. Quel capitano era Francesco Schettino che oggi fa conoscere le il suo stato d’animo dal carcere di Rebibbia mediante le parole dei suoi legali. Schettino sta scontando una pena alla reclusione che ammonta a 16 anni e che fu confermata in Cassazione il 12 maggio del 2012.

«Altri responsabili continuano a navigare»

L’avvocato Donato Laino, uno dei legali di Schettino, non di ferma: «Come sta Schettino? Ci si può immaginare – ha dichiarato a Il Mattino. – La situazione non è certo facile per lui – dichiara l’avvocato Donato Laino – Comunque è in carcere a scontare la sua pena, non si è sottratto al carcere come invece qualcuno pensava e forse sperava. Scontare 16 anni di pena per un uomo che ne ha 57 anni rappresenta un segno indelebile nella vita. E poi c’è l’amarezza, perché mentre Schettino è in carcere, altri continuano a navigare pur avendo avuto responsabilità nell’incidente all’Isola del Giglio».

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