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Napoli, in gravissime condizioni dopo il vaccino Astrazeneca: “Aiutateci”

Covid, donna di Napoli vaccinata con Astrazeneca ricoverata in gravissime condizioni in terapia intensiva all'Ospedale del Mare di NapoliAstrazeneca, donna di Napoli in condizioni gravissime

Si trova ricoverata in gravi condizioni una donna di Napoli sottoposta al vaccino Astrazeneca. Si tratta della 54enne Sonia Battaglia, la quale ha ricevuto il siero anti Covid la scorsa settimana. Attualmente la donna si trova in gravissime condizioni in terapia intensiva all’Ospedale del Mare di Napoli.

Astrazeneca, donna di Napoli ricoverata in gravi condizioni

Si tratta del lotto ABV5811 in via di sequestro in queste ore in tutta Italia. La notizia, diffusa dai familiari, è stata confermata da fonti sanitarie. La donna, sottolineano i parenti, non aveva patologie pregresse ed ora è in rianimazione in condizioni critiche.

L’appello della famiglia

Mia mamma non è morta ma abbiamo bisogno di un aiuto di tutti affinché possano vederla tutti i dottori: vi prego aiutateci!” è l’inizio della lettera che i figli di Sonia hanno scritto per chiedere aiuto e per far conoscere la sua storia. “Mia mamma, una donna di 54 anni finora sempre stata sana come un pesce una settimana fa si è sottoposta al vaccino AstraZeneca (LOTTO ABV5811), data scadenza 30.06.2021. Il giorno seguente al vaccino stava bene tanto che è andata a lavorare. Due giorni dopo ha avuto la febbre (nella norma rassicurati dalla dottoressa)“.
Terzo giorno, mia mamma ha iniziato a vomitare senza sosta, abbiamo chiamato l’ambulanza e i sanitari le hanno messo la flebo per recuperare tutti i liquidi che stava perdendo. Mia mamma dormiva in continuazione non riusciva a parlare, si addormentava mentre parlava. Il giorno 12 sera abbiamo richiamato l’ambulanza la quale dopo aver controllato i parametri vitali si è rifiutata di portarla in ospedale e di tenerla sotto controllo. La mattina seguente ovvero ieri 13 marzo ho chiesto a mia madre di muoversi e di alzare la gamba sinistra, lei era convinta di riuscire ad alzarla ma invece era totalmente immobile! L’ho presa in braccio e portata in pronto soccorso (Ospedale del Mare, Napoli) dove è stata ricoverata d’urgenza per emorragia celebrale nel durante ha avuto anche un infarto...” si legge nella lettera.
Dopo essere riusciti a parlare con i dottori nel pomeriggio ci hanno informati che nel giro di due ore ha avuto una trombosi massima che ha preso tutti gli organi del corpo, emorragia cerebrale e un’occlusione dell’aorta causata da una placca. Non si può intervenire in nessun modo perché l’eparina aumenta ulteriormente l’emorragia al cervello!
Io vi prego, vi supplico di intervenire così che si possano avere altri consulti medici, che portino alla luce questo veleno che vogliono iniettarci! Vi prego vi chiedo umilmente una mano c’è un’intera famiglia distrutta e sei voi potete darci una mano ve ne saremmo eternamente grati”.

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Il sito del Ministero della Salute

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