Cronaca

Covid a scuola, focolaio anche a Marano: “colpa dei banchi troppo vicini”

"Il virus è stato contratto a scuola. Nostro figlio non pratica attività extra scolastiche ed esce raramente di casa"

Covid, nuovo focolaio in una scuola a Marano di Napoli. Sono 8 gli alunni risultati positivi nelle ultime ore all’Istituto Vittorio Alfieri di Marano, tutti componenti della stessa classe. Si tratta di bambini di 10 anni. La dirigente scolastica ha disposto la Dad per l’intera classe.

Covid a Marano: focolaio in classe, la denuncia di un genitore

Nessuno si è posto il problema – scrive sui social Cesare, papà di uno dei bambini positivi – che forse c’è qualcosa che non va nell’organizzazione. Che forse il modello di scuola senza zaino, dove quattro bimbi condividono lo stesso banco, non è idoneo in questo momento storico. Ogni bambino deve avere un banco singolo, anche in considerazione del fatto che quando fanno merenda tutti devono abbassare la mascherina. Invece – aggiunge il genitore – dalla scuola mi hanno risposto che i bambini hanno contratto il virus in qualche festino all’esterno. Sì, il termine utilizzato è proprio festino. Un termine di certo non appropriato per quell’età“.

Uno dei bambini contagiati è positivo dal 5 ottobre. “Il virus è stato contratto a scuola – tuonano i genitori – Nostro figlio non pratica attività extra scolastiche ed esce raramente di casa. A ruota, in casa, ci siamo ammalati tutti“.

La risposta della preside

Le accuse vengono rispedite al mittente dalla dirigente scolastica del comprensivo Alfieri-Amanzio-Ranucci: “Un papà di un nostro alunno – scrive la professoressa Antonietta Guadagnoche comprendo anche per l’ansia che sta vivendo, attribuisce la colpa del contagio del figlio unicamente alla scuola. La nostra scuola ha seguito tutti i protocolli e le procedure in materia. Abbiamo applicato semplicemente la norma. La disposizione dei banchi ad isola non è il mostro che il genitore dipinge, prova ne è che in altre 40 classi del comprensivo non si è verificato alcun caso Covid. Il problema di fondo – argomenta ancora la preside – è che si deve aver fiducia nell’istituzione scolastica presso la quale si iscrivono i bambini. Non si può sentenziare e giudicare ogni provvedimento che adotta la scuola. Ciò che facciamo, tra l’altro sempre di concerto con gli organi collegiali, è finalizzato esclusivamente al benessere fisico e psicologico degli iscritti“.


Fonte: Il Mattino

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