Cronaca

Si avvicina il V-day: dove sarà possibile effettuare il vaccino Covid a Napoli e provincia

Sono tredici gli ospedali individuati dalla Regione Campania tra il capoluogo e il suo hinterland. Tutti i dettagli nei prossimi giorni

Covid, arriva il V-day: sono tredici gli ospedali individuati dalla Regione Campania dove sarà possibile vaccinarsi a Napoli e provincia. Tutti i dettagli nei prossimi giorni.

Covid, si avvicina il V-day: dove vaccinarsi tra Napoli e provincia

Dove vaccinarsi a Napoli e provincia? Tutta l’Italia si prepara alle prime somministrazioni del vaccino per il Covid, che partiranno dal 27 dicembre nel cosiddetto “V-day”. Ogni Regione ha individuato i luoghi di stoccaggio delle dosi ed organizzato le modalità per il vaccino.

In Campania, sono ventisette le strutture dotate degli impianti per garantire la “catena del freddo” utile alla conservazione del vaccino. Italo Giulivo, coordinatore delle operazioni, ha sottolineato che “la Regione è già pronta e ha già predisposto i 27 punti di stoccaggio”.

Dove vaccinarsi a Napoli e provincia

Soltanto in provincia di Napoli ci sono tredici dei ventisette punti per vaccinarsi. Sono: Ospedale del mare, San Paolo, Cotugno, Cardarelli, i policlinici universitari Federico II e Vanvitelli e il Santobono per la città di Napoli.

Nell’hinterland: gli ospedali di Pozzuoli, Giugliano, Frattamaggiore, Ischia, Castellammare e Nola.

Secondo quanto riportato dalla Regione, queste strutture e le altre quattordici, tranne che in quattro casi, erano già dotate di impianti per mantenere la temperatura dei vaccini a -70 gradi. Per i presidi ospedalieri che non ne erano dotati è stato necessario ordinarli.

La preparazione del personale medico

Per quanto riguarda il personale medico che si occuperà delle operazioni, Giulivo ha sottolineato che al commissario Arcuri è stato inviato “l’elenco delle persone, suddivise per ospedale, che si occuperanno della vaccinazione e che seguono uno specifico percorso di formazione”.

Il 12 gennaio è prevista un’esercitazione generale in ognuno dei punti di stoccaggio, alla quale se ne potrebbe aggiungere un’altra nei giorni successivi.

L’Unità di crisi ha sottolineato che la preparazione è stata parametrata sulla prima fornitura di vaccini, mentre successivamente si metterà in piedi “un’organizzazione più capillare” per l’arrivo di un più imponente numero delle dosi spettanti alla Campania.

Resta la polemica con Arcuri e i ministri Boccia e Speranza: secondo la Giunta, era necessario distribuire le dosi secondo la popolazione residente nelle varie regioni.

I primi che riceveranno il vaccino

Inizialmente, il vaccino verrà somministrato a operatori sanitari e sociosanitari, ospiti lungodegenti delle strutture ospedaliere e anziani di età superiore agli 80 anni.

Successivamente si procederà con le persone dai 60 anni in su, con coloro che hanno più patologie severe, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età, con il personale scolastico ad alta priorità e con gruppi sociodemografici a rischio più elevato di malattia o morte.

Poi sarà la volta del resto del personale scolastico, dei lavoratori dei servizi essenziali, delle carceri, dei luoghi di comunità e delle persone con più patologie moderate.

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