Cronaca

Crollo degli Incurabili a Napoli, i residenti: “Noi deportati in alberghi ad ore”

Un vero e proprio coro di protesta quello dei residenti del complesso degli Incurabili che questa mattina sono scesi in strada per una conferenza stampa nella quale hanno mostrato le loro condizioni di vita dopo lo sgombero avvenuto lo scorso aprile.

Crollo degli incurabili a Napoli, la protesta dei residenti

«Da oltre un mese siamo sballottolati di albergo in albergo in attesa di conoscere il nostro destino. La nostra ultima sistemazione è in due hotel di Villaricca utilizzati prevalentemente per la sosta a ore. Una situazione ancora più assurda se si pensa che ci sono decine di bambini a cui non è assicurato alcun tipo di sostegno psicologico».

I residenti puntano il dito contro il rimpallo di responsabilità tra le istituzioni – Asl Napoli 1, Comune di Napoli e Regione Campania – che sta trasformando la già complicata situazione in un vero e proprio calvario.

L’azienda sanitaria, come hanno raccontato i residenti, provvede ai transfer con un servizio navetta, ma la lontananza delle strutture alberghiere dal centro città continua ad essere un problema decisamente serio.

«I nostri bambini sono costretti a svegliarsi alle cinque del mattino per andare a scuola, e ritornano, se va bene, dopo le 16. La task force che l’Asl ha messo su e che doveva occuparsi dei nostri bisogni è assolutamente insufficiente a garantire le esigenze di persone anziane, malate e con disabilità.

Ci sono stati casi eclatanti in cui qualche sfollato si è sentito male e sono dovuti intervenire i medici del 118. A questo – proseguono ancora i cittadini – si vanno ad aggiungere le dichiarazioni dell’Asl che ha già ribadito che dal 20 non garantirà più il pagamento delle nostre sistemazioni».

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