Cronaca

Cutolo resta in carcere: «Ha ancora carisma e resta un simbolo»

Cutolo deve restare al 41-bis, a 78 anni perché «ha ancora carisma e resta un simbolo». Parola del Tribunale di sorveglianza di Bologna, presieduto da Antonietta Fiorillo, che ha respinto il ricorso degli avvocati che, seguendo le possibilità concesse dal decreto Cura Italia per l’emergenza coronavirus, chiedevano gli arresti domiciliari per l’ex capo della Nco.

Cutolo resta in carcere

Raffaele Cutolo è rinchiuso in carcere dal 1963, tranne due parentesi: la prima nel 1970 per la scarcerazione in applicazione della legge Valpreda e la seconda dopo un’evasione durata 15 mesi tra il 1978 e il 1979. In carcere «o prufessore» ha fondato la sua Nuova camorra organizzata, la struttura mafiosa piramidale della Campania, in carcere ha tessuto alleanze, ha manovrato la liberazione dalle Br dell’assessore regionale Ciro Cirillo nel 1981.

La fecondazione artificiale

In carcere ha ottenuto con la fecondazione artificiale di avere una figlia poco più di 12 anni fa. E in carcere, al 41-bis, Cutolo deve restare.

Le polemiche sulle scarcerazioni

Avranno sicuramente influito le polemiche sulle troppe scarcerazioni di boss mafiosi nell’emergenza dell’epidemia, ma la decisione su Cutolo fa di più: sostiene l’attualità della posizione criminale di Cutolo.

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