Politica

Il Decreto Dignità fa tremare il mondo del calcio: ecco perché

Negli ultimi giorni il “Decreto Dignità” voluto dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha fatto molto discutere, anche all’interno del governo.

Tra i vari punti toccati dal cosiddetto Decreto Dignità c’è anche il gioco d’azzardo, con particolare attenzione ai centri scommesse che puntano la maggior parte delle proprie fortune sulle scommesse calcistiche. A tal proposito è intervenuto anche il presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè che ha commentato un punto in particolare del decreto: quello in cui si vieta di pubblicizzare giochi e betting.

Gaetano Miccichè contro il Decreto Dignità

“Sono preoccupato – ha detto Miccichè – per la tenuta occupazionale e lo sviluppo del calcio italiano e del suo indotto e per il rischio che si incrementi il ricorso al gioco d’azzardo clandestino“.

“L’industria del calcio è tra le prime dieci in Italia e occupa, direttamente e indirettamente circa 130.000 persone – dichiara Miccichè in una nota pubblicata da Ansa -. Per tutelare questo settore è necessario individuare soluzioni che possano coniugare gli interessi delle varie parti in gioco. A questo fine invito i soggetti interessati alla creazione di un tavolo di confronto e di lavoro indirizzato all’individuazione di soluzioni concrete per il contrasto alla dipendenza da gioco e preservino l’occupazione e l’indotto del settore”.

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