Cronaca

Denuncia della Cgil all’ospedale del Mare di Napoli: medici, infermieri e pazienti oncologici esposti al contagio 

La Cgil Funzione Pubblica in una lettera al Direttore Generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, denuncia che all’ospedale del Mare di Napoli medici, infermieri e pazienti oncologici sono esposti al contagio del Coronavirus. Ospedali rinnovati, trasformati da generalisti a nosocomi per pazienti Covid-19 e accordi con cliniche private non bastano per superare l’emergenza Coronavirus.

Denuncia della Cgil all’ospedale del Mare di Napoli: medici, infermieri e pazienti oncologici esposti al contagio

Nella lettera la Cgil, evidenzia “che sono trascorsi ormai sette lunghi giorni dall’esecuzione dei tamponi rinofaringei per la diagnosi da Sars Cov 2 effettuati al personale del comparto in servizio presso la UO Oncologia, in seguito a contatto con soggetto positivo, senza che fosse comunicato a questi alcun esito”.

Questo significherebbe che molti operatori sanitari dell’ospedale del Mare potrebbero essere infetti e dunque fungere, involontariamente, da vettori del contagio. Infettando dunque anche pazienti oncologici e loro congiunti.

“Riteniamo inaccettabile che colleghi impegnati in un reparto ad altissima criticità, legata alla presenza quotidiana di pazienti oncologici, siano stati abbandonati in un limbo, nel timore di aver contratto ed a loro volta diffuso, un agente patogeno altamente infettivo e potenzialmente letale, soprattutto nei confronti dei pazienti con i quali sono venuti a contatto negli ultimi giorni” è scritto nella lettera.

Il duro attacco

“L’immobilismo e la superficialità di chi dovrebbe garantire la sicurezza della collettività, non è più tollerabile”. Ed ecco perchè l’organizzazione sindacale ha chiesto alle autorità sanitarie di provvedere con estrema urgenza “ad attivare tutte le procedure necessarie alla analisi dei tamponi eseguiti al personale della UO Oncologia cha ad oggi non ha ricevuto risposta alcuna e di fa pervenire a questi esito definitivo, certificato dal responsabile della struttura diagnostica di riferimento”.

Una richiesta forte, quelle della Cgil, che se non dovesse essere esaudita ad horas, “visto il carattere di estrema urgenza conseguente allo stato attuale di emergenza sanitaria nazionale, trascorsi ulteriori 24 ore dal ricevimento della presente senza alcun seguito, si provvederà ad informare le autorità competenti e ad intraprendere tutte le azioni necessarie a garantire la piena tutela delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pazienti interessati”.


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