Politica

Disavanzo Regione Campania, presentato esposto alla Corte dei Conti

NAPOLI. Un esposto alla Corte dei Conti sull’ipotesi di gravi irregolarità nelle procedure adottate per l’approvazione in Commissione Bilancio del provvedimento di ripiano del disavanzo al 2014. Lo annuncia il Presidente del gruppo di Forza Italia del Consiglio regionale della Campania, Armando Cesaro.

“Procedura d’urgenza adottata violando lo Statuto e con oltre 10 giorni di ritardo”

 

Parliamo di un deficit di 500 milioni di euro, di un provvedimento che questo governo regionale si trascina da due anni e mezzo sul quale, ignorando i nostri rilievi, la Commissione e la Giunta hanno irresponsabilmente consumato procedimenti arbitrari che rendono l’atto palesemente illegittimo”, spiega Cesaro.

Irregolare l’adozione della procedura d’urgenza adottata violando lo Statuto e con oltre 10 giorni di ritardo, illegittimi i tempi concessi per il deposito degli emendamenti, – aggiunge Cesaro – il documento approvato a maggioranza, peraltro trasmessoci in assenza del parere dei Revisori dei Conti, rischia non soltanto l’illegittimità in sé ma espone al default l’intero bilancio 2017-2019”.

 

“Con questo provvedimento si sottraggono migliaia di euro all’assistenza domiciliare”

 

Dobbiamo tutelare l’istituzione, dobbiamo garantire i cittadini campani dalla faciloneria del governo De Luca e da una frettolosità sospetta”, sottolinea Cesaro che si chiede: “perché tanta fretta? Cosa c’è da nascondere? Forse il taglio totale delle risorse alla Fondazione Polis o alla eliminazione delle barriere architettoniche? Oppure quello dei 500mila euro alla legge appena approvata del Dopo di Noi?”.

Nei fatti con questo provvedimento si sottraggono 308mila euro all’assistenza domiciliare integrata, 400 mila euro di euro ai mutui contratti dai Comuni per avviare opere pubbliche e ben 6 milioni di euro dal capitolo delle bonifiche dall’amianto – prosegue l’esponente di Forza Italia – Irregolarità, dunque, e tagli lineari sui quali va fatta chiarezza. E l’esposto alla Corte dei Conti – conclude – va in questa direzione”.

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