Curiosità

Disoccupati, contestato De Luca per il suo piano Lavoro: «Dimettiti»

Disoccupati, contestato De Luca per il suo piano Lavoro: «Dimettiti». I napoletani non hanno preso molto bene le direttive che De Luca ha inserito per il suo piano Lavoro.

Disoccupati, contestato De Luca per il suo piano Lavoro: «Dimettiti»

Alcune decine di disoccupati di Usb e Apu hanno contestato il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, all’esterno dell’auditorium della Regione nel Centro direzionale di Napoli. De Luca era impegnato nella presentazione del suo piano per il lavoro e i contestatori hanno affisso manifesti contro lui e il Pd ma anche contro i suoi figli Piero, parlamentare dem, e Roberto, alcuni avevano cartelli con la foto di De Luca e la scritta «dimettiti».


De Luca


Il grande concorso

«La Giunta De Luca – si legge in un volantino distribuito dai contestatori – sta lanciando il grande corso concorso con la promessa di 10.000 posti di lavoro nella pubblica amministrazione. In una Regione come la nostra dove le uniche alternative alla disoccupazione e alla povertà sono spesso l’illegalità e l’emigrazione, un annuncio così desta grande attenzione e alimenta le aspettative di migliaia di disoccupati. Peccato che di posti di lavoro non ci sia traccia se da un rapido sguardo al decreto che predispone il concorsone si legge chiaramente che le pubbliche amministrazioni dopo un periodo di formazione a carico della Regione Campania possono, non devono, attingere alla platea degli idonei al concorso.

Una bella trovata elettorale da parte della giunta targata Pd. Se poi si segue la linea di finanziamento per questa operazione si scopre che non solo la Regione non mette un euro di tasca propria, ma l’intera operazione viene finanziata con 105 milioni dal fondo sociale europeo per lo sviluppo e la coesione.

Le esclusioni

Saranno esclusi gli over 50, la fascia più debole che difficilmente trova collocazione nel mercato del lavoro una volta che ne è uscita. Saranno esclusi tutti quelli che appartengono alle categorie A e B, cioè né diplomati né laureati di cui le pubbliche amministrazioni hanno comunque bisogno per alcune posizioni. Nessuna risposta per i precari storici della pubblica amministrazione».

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio