Domenica prossima manifestazione per il parco Mascagna

NAPOLI. Nell’area collinare della città, tra i quartiere del Vomero e dell’Arenella, monta la giusta protesta dei cittadini per il perdurare della chiusura di uno dei pochi polmoni a verde pubblico attrezzato, frequentato quotidianamente da centinaia di persone, per lo più bambini accompagnati, ma anche da molti anziani. Il riferimento è al parco Mascagna, già conosciuto come giardini di via Ruoppolo. Ad ulteriore testimonianza della rabbia e della delusione che serpeggia in zona, una nuova iniziativa che si svolgerà domenica prossima 11 febbraio dalle ore 10:00 alle ore 13:00, promossa da comitati, associazioni e residenti con lo slogan: “Riprendiamoci il parco Mascagna!”. La condanna dei cittadini è sintetizzata da un cartello, affisso sui cancelli chiusi dell’ingresso in via Pacio Bertini, con la scritta: “Questo giardino malamente tenuto chiuso per un tempo vergognosamente lungo è patrimonio dell’umanità stupida, infingarda, gretta e pretestuosa e monumento nazionale al degrado dell’amministrazione pubblica”, aggiungendo in calce: “…quando i cittadini sono proprio stufi di non poter aver fiducia nelle istituzioni…”. A ribadire ancora una volta il grave disagio, causato dalla chiusura dell’unico polmone a verde attrezzato di un’ampia zona densamente abitata, è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari il quale, da quando il 13 agosto dell’anno scorso, quindi da quasi sei mesi, dopo che l’improvviso schianto a terra di un ramo di un cedro aveva comportato la decisione di chiudere il parco al pubblico, si sta battendo, perché venga riaperto in condizioni di sicurezza, promuovendo al riguardo anche una petizione on-line che ha toccato quasi 600 firme, petizione che nei prossimi giorni sarà inoltrati al sindaco di Napoli e al presidente della municipalità 5, presente al sito https://www.change.org/p/comune-di-napoli-basta-con-i-ritardi-riaprite-in-sicurezza-il-parco-mascagna-chiuso-da-quasi-due-mesi

Le dichiarazioni di Capodanno

“Il 16 novembre scorso – ricorda Capodanno -, dopo oltre tre mesi, quindi già con grave quanto inaccettabile ritardo, e solo dopo le numerose proteste di cittadini, comitati e associazioni,…



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