Politica

Elezioni 2018, l’esercito degli esclusi: da Di Pietro a Razzi

NAPOLI. Tra novità, tattiche e strategie i partiti hanno depositato le liste dei candidati in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo. Tra le candidature “simbolo” di Renzi e le molte riconferme di Berlusconi, non mancano scontenti, delusi ed esclusi.

Ecco alcuni “big” che non rientrano tra i candidati del Partito Democratico e di Forza Italia.

Gli esclusi del Pd

Tra gli esclusi illustri del Partito Democratico ci sono Antonio Di Pietro, Luigi Manconi, Giusi Nicolini, Giuseppe Lumia e Rosario Crocetta. Ognuno di questi nomi potrebbe rappresentare in maniera sintomatica una sorta di scelta significativa dietro la quale è possibile leggere alcune strategie dell’attuale partito di governo, al di là «ricambio fisiologico» auspicato dal segretario Matteo Renzi.

Il nome dell’ex sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, è forse uno dei più altisonanti tra gli esclusi del Pd, considerata anche la risonanza che il dibattito sui migranti sta conoscendo durante questa campagna elettorale e il ruolo che la stessa Nicolini ha svolto nell’emergenza durante i suoi anni di amministrazione sull’isola.

Le scelte di Renzi sono state seguite immediatamente dalla risposta del ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha dichiarato: «Minoranze rispettate? Renzi non offenda l’intelligenza altrui. C’è stato uno scontro vero, reale che ha portato a quello che per noi è un atto estremo, di rottura, cioè non partecipare al voto della lista del proprio partito, una cosa che io non avevo mai messo nel conto di dover fare».

Gli esclusi di Forza Italia

Per Forza Italia ci sono tanti confermati, ma anche un buon numero di esclusi. Tra questi il coordinatore regionale del partito in Emilia Romagna, Elio Massimo Palmizio, poi Alberto Giorgetti, veronese, da 22 anni deputato e due volte sottosegretario dei governi Berlusconi, attualmente capogruppo in commissione Bilancio a Montecitorio.

E ancora il deputato umbro Pietro Laffranco, il senatore Andrea Augello, il parlamentare abruzzese Fabrizio Di Stefano e Marco Martinelli, deputato uscente, ex vice responsabile nazionale del Pdl.

La lista degli esclusi prosegue con Bernabò BoccaDomenico Scilipoti ed Enrico Piccinelli; manca all’appello anche l’ex sindaco di Roma e presidente del Coni, Franco Carraro. Out, infinem il senatore abruzzese Antonio Razzi.

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