Cronaca

Racket a Frattamaggiore, operaio chiede la tangente per il clan nel cantiere di ristrutturazione dell’ospedale

Estorsione all'ospedale di Frattamaggiore, arrestato 60enne di Calvizzano, , esponente del clan camorristico “Pezzella"

Un arresto per estorsione all’ospedale di Frattamaggiore. In seguito a un’indagine della Direzione distrettuale Antimafia, i carabinieri di Frattamaggiore hanno arrestato Luigi Abbate, 60enne di Calvizzano, esponente del clan camorristico “Pezzella”, che agisce a Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito, Crispano.

Abbate è ritenuto responsabile di una tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose ai danni di un imprenditore edile della zona.

Estorsione all’ospedale di Frattamaggiore, l’arresto

Secondo quanto ricostruito dalle indagini nate dalla denuncia della vittima, il pregiudicato, operaio addetto alla manutenzione dell’ospedale di San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, avrebbe, insieme ad altri due persone, chiesto una tangente all’imprenditore che con la sua società aveva vinto un appalto e stava effettuando lavori di ristrutturazione nell’ospedale.

Le indagini

Tutto è cominciato nel gennaio 2020 quando Abbate aveva intimato agli operai ed al capo cantiere di “mettersi a posto” e consegnare la percentuale dovuta al clan per continuare i lavori edili nella struttura. Le indagini effettuate utilizzando anche delle telecamere di videosorveglianza, hanno permesso di ricostruire quanto è accaduto, e portato all’arresto di Abbate convalidato dal Gip.

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