Cronaca

Prima faida a Scampia, condanne in arrivo per i boss che dichiararono guerra ai Di Lauro

Arriva la conferma di tutte le condanne a carico dei boss coinvolti nel duplice omicidio della prima faida Scampia: fino a trent’anni di reclusione ma nessun ergastolo, questo il verdetto dei giudici della Corte di Cassazione.

Faida a Scampia, le condanne

L’ultimo verdetto è stato pronunciato, il caso è chiuso. Killer e mandanti del duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno, il delitto che il 28 ottobre del 2004 fece divampare la prima faida di Scampia, incassano la condanna definitiva. La Prima sezione della Corte di Cassazione ha infatti confermato tutte le condanne inflitte in secondo grado nel maggio dello scorso anno.

Gli imputati sono riusciti a schivare gli ergastoli, ma le pene ribadite sono state comunque più che consistenti: fino a
trent’anni di reclusione per i boss del cartello scissionista che all’epoca aveva deciso di dichiarare guerra all’egemone clan Di Lauro.

Trent’anni di reclusione ciascuno per:

  • Arcangelo Abete
  • Antonio Della Corte
  • Angelo Marino
  • Gennaro Marino
  • Ciro Mauriello
  • Enzo Notturno
  • Carmine Pagano
  • Cesare Pagano.

Francesco Barone, Rito Calzone e Roberto Manganiello, grazie alla concessione delle attenuanti generiche prevalenti, ventuno anni di carcere ciascuno.

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