Cronaca

Pesca di frodo di datteri di mare a Capri: distrutto il 48% dell’ecosistema dei Faraglioni

Sgominati due gruppi criminali, uno napoletano e l'altro di Castellammare: datteri venduti anche a 200 euro al chilo

Capri, Faraglioni distrutti dalla pesca di datteri di mare: sgominati due gruppi criminali, uno napoletano e l’altro operante tra Castellammare e Capri. I datteri venivano venduti anche a 200 euro al chilo: 19 gli arresti.

Capri, Faraglioni distrutti dalla pesca di datteri di mare: 19 arresti

La Procura di Napoli e della GdF ha notificato 19 misure cautelari con l’accusa di devastazione ambientale attuata per scavare dalle rocce del Porto di Napoli e anche dei Faraglioni di Capri per prelevare dalle rocce i “datteri di mare”, molluschi che vengono estratti picconando e infliggendo un grave danno all’ecosistema marino.

Un danno irreparabile

Secondo quanto accertato da un pool di esperti, coordinati dal professor Giovanni Fulvio Russo e da Marco Sacchi del Cnr, che hanno fatto da consulenti agli inquirenti, è emerso le operazioni illegali di prelievo hanno desertificato l’ecosistema che si trovava sul 48% delle pareti dei faraglioni che si trovano sott’acqua. Si tratterebbe di un procedimento senza precedenti.


 


 

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