Cronaca

Napoli, le farmacie si preparano a vaccinare contro il Covid con J&J

Nelle farmacie di Napoli arriva il vaccino Covid Johnson&Johnson: dal 16 aprile arrivano le prime dosi in Italia

Il vaccino Covid Johnson&Johnson arriva nelle farmacie. Napoli infatti alcune farmacie hanno già esposto gli avvisi per invitare i clienti a prenotare la dose di siero riservata ai cittadini tra i 16 ed i 60 anni, i quali riceveranno gratuitamente il vaccino. Per il prossimo 16 aprile infatti è previsto l’arrivo delle prime scorte destinate all’Italia.

Napoli, nelle farmacie arriva il vaccino Covid Johnson&Johnson 

Si tratta di un vaccino che utilizza un adenovirus, cioè un virus “del raffreddore” delle scimmie, inattivato, che serve per trasportare nell’organismo le informazioni genetiche utili a sviluppare la difesa contro le spike, ossia le “coroncine” che il virus utilizza per attaccare le cellule.

Lo scorso gennaio sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine i dati dello studio di fase 1/2a che hanno mostrato che, dopo una singola vaccinazione, gli anticorpi neutralizzanti contro COVID-19 sono stati rilevati in oltre il 90% dei partecipanti allo studio al 29 giorno e nel 100% dei partecipanti di età compresa tra i 18 e i 55 anni al 57 giorno.

Lo studio clinico

Per quanto riguarda lo studio clinico di Fase 3 ENSEMBLE, disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza del candidato vaccino nel fornire protezione nelle forme da moderate a gravi già a 14 e 28 giorni dalla vaccinazione, è stata osservata l’insorgenza della protezione al quattordicesimo giorno.

Dove viene prodotto

Il siero della Johnson & Johnson è prodotto in diversi Paesi: parte dal New Jersey e arriva in Belgio, passando dall’Olanda e dall’Italia.

Il quartier generale della multinazionale farmaceutica è a New Brunswick, nella piana industriale dello Stato del New Jersey, a meno di 80 chilometri da New York, ma è tra Massachusetts e Europa che il vaccino è nato. Tre sono i luoghi chiave: il centro di ricerca Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, dove i ricercatori hanno lavorato in sinergia con quelli del centro vaccini Janssen Pharmaceutical di Beerse, in Belgio, e del Centro biologico Janssen di Leiden, in Olanda, a cinquanta chilometri da Amsterdam.

In questo triangolo si sono concentrate le tre fasi obbligatorie di sperimentazioni del vaccino sui volontari. Ma la seconda fase, quella operativa, ha visto l’allargamento della rete di produzione. Per aumentare la produzione l’azienda americana ha stretto dal 2020 una partnership con la Catalent, che ha sede in New Jersey.


 

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