Cronaca

Fatture false ed evasione fiscale, blitz della guardia di finanza: 99 misure cautelari

Fatture false ed evasione fiscale. Maxi blitz della Guardia di Finanza nel napoletano. Scoperta un'associazione criminale con base tra Giugliano in Campania e Qualiano,

Fatture false ed evasione fiscale. Maxi blitz della Guardia di Finanza nel napoletano. Un’associazione criminale con base tra Giugliano in Campania e Qualiano, nel Napoletano, specializzata nella sistematica emissione di fatture per operazioni inesistenti relative alla fornitura di materiale edile. È quanto scoperto dalla guardia di finanza di Napoli, nell’ambito di indagini coordinate dalla procura di Napoli Nord, culminate ieri nell’esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari coercitive personali e reali, emesse dal gip del Tribunale aversano, nei confronti di 99 soggetti tra persone fisiche e società attive su tutta la regione Campania.

Fatture false ed evasione fiscale: 99 misure cautelari

Due gli arresti, di cui uno ai domiciliari, tre i “colletti bianchi” colpiti dal divieto di esercizio della professione per due anni, 21 milioni di euro, il valore dei sequestri preventivi di somme di denaro e di beni. I reati contestati sono frode fiscale, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, realizzati in forma associativa. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, era stato costituito un gruppo di società “cartiere” intestate a prestanome compiacenti, prive di strutture aziendali e di documentazione attestante gli acquisti dei materiali destinati alla successiva vendita nei confronti di ben 41 imprese effettivamente attive.

Le società

Le società acquirenti, allo scopo di simulare l’effettività delle operazioni commerciali, pagavano il corrispettivo tramite bonifici bancari alle società cartiere riconducibili a due soggetti del Giuglianese che emettevano le false fatture di vendita. Gli incassi erano quindi dirottati su conti correnti esteri intestati a commercianti cinesi stabilmente residenti in Italia o su conti correnti della Repubblica Ceca intestati a società comunque riferibili a gruppo criminale. Una volta monetizzate le somme di denaro, l’associazione, trattenuto quale compenso un importo pari all’Iva delle fatture, restituiva alle società beneficiarie la differenza in contanti.

L’evasione

È stata fatta luce anche sul ruolo dei professionisti destinatari dell’ordinanza che, oltre ad occuparsi delle pratiche amministrative relative alla costituzione, chiusura e cessione di quote, si sarebbero resi disponibili a inventare ingegnosi artifici contabili per giustificare le operazioni delle società, le cui sedi erano spesso costituite nei loro studi, dinanzi agli organi di controllo. La guardia di finanza di Napoli ha ricostruito un’evasione fiscale per un importo complessivo pari a oltre cinque milioni di euro.

 

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