Lavoro

FCA Pomigliano: pseudoscioperi paradossali del nuovo millennio

POMIGLIANO D’ARCO. L’impietoso dato della FCA di Pomigliano scelta quale “fulcro” della odierna “mobilitazione operaia delle fabbriche del Gruppo” (tra cui Melfi, Termoli, Cassino, Mirafiori, Gruglisco, Chieti ecc.) è indicativo della secca bocciatura dei lavoratori del cosiddetto “pseudosciopero nazionale dell’industria dell’auto in Italia”. Un dato indicativo del fatto che gli operai non sono disponibili a lasciarsi irretire dalle moderne pratiche in auge nel “virtuale mondo parallelo della rete” tendenti (come per la politica) a sostituire la democrazia e la rappresentanza reale con quella  delle “faccine” e dei “mi piace” sul web.

La FCA di Pomigliano

Considerato che la FCA di Pomigliano è la “fabbrica simbolo” del modello-Marchionne, l’emblema della moderna “lotta di classe alla rovescia” per il dominio del capitale sul lavoro, la riduzione in “sceneggiata a mero uso mediatico” della lotta operaia per miopi obiettivi di “auto-propaganda” non aiuta gli operai ma solo quella parte di sistema mediatico e politico istituzionale compiacente, nonché il padronato, a trasformare in farsa l’<immagine operaia> e le tragiche condizioni di lavoro e di precarietà che dalle fabbriche Fiat si diffondono all’intera società.

Né la partecipazione al “presidio” ai cancelli di sparuti e singoli operai “imbandierati” coi vessilli dei “cobas-fantasma” della FCA (rispetto ai 34.000 addetti delle fabbriche di FCA Italia), potrà dare frettolosi ed improbabili contenuti a qualcosa che si voleva rappresentare come “sciopero di riorganizzazione operaia” e che semplicemente non lo è!

La dimostrata estraneità degli operai di Pomigliano sia allo pseudosciopero di stamane che alle sirene elettorali pentastellate dello scorso 4 marzo non è da sottovalutare perché è “qualcosa di importante”!  Questo perché qualsiasi “realistica e necessaria” riorganizzazione dei lavoratori (a Pomigliano e nel resto delle fabbriche FCA) non può essere costruita con ininfluenti scorciatoie e “forzature mediatiche esterne di qualche cobas-fantasma”, ma con i lavoratori del Gruppo FCA a partire da Pomigliano e non senza di loro! Anche di questo si discuterà nel tradizionale appuntamento operaio che si terrà a Pomigliano d’Arco il prossimo 1° maggio.

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