Cronaca

Festa scudetto a Napoli, è già polemica per il “numero chiuso”

A Napoli è già polemica in vista della festa scudetto. I preparativi per i festeggiamenti vanno avanti a ritmo serrato: già da giorni non c’è quartiere che non sia addobbato con stendardi, festoni e foto a grandezza naturale dei calciatori, attirando l’attenzione delle migliaia di turisti presenti in città.


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Festa scudetto a Napoli, è già polemica

Il Comune si appresta a varare un pacchetto di iniziative. Il sindaco Manfredi ha spiegato oggi che queste si dividono in due parti: la festa spontanea, attesa nel giorno in cui la conquista del titolo sarà matematica e una festa ‘ufficiale’ organizzata alla fine del campionato. “È chiaro – ha detto Manfredi – che da un lato ci sarà una festa spontanea, per la quale c’è evidentemente un problema di ordine pubblico e anche di responsabilità dei cittadini e dall’altro c’è la festa, che probabilmente sarà il 4 giugno, che per una scelta fatta da me, sarà una festa policentrica per coinvolgere tutta la città. Ci sarà un palco in ogni Municipalità oltre a quello centrale in piazza Plebiscito“.

Poi – ha aggiunto – c’è ovviamente il tema dell’ordine pubblico per la gestione degli spazi e degli accessi che è sotto l’egida della Prefettura e della Questura e stiamo lavorando insieme per garantire la massima partecipazione in sicurezza che è il nostro obiettivo, così come garantire un’espressione di gioia che tutti vogliamo”.

La festa a numero chiuso

La grande festa di popolo (in Piazza del Plebiscito) si dovrebbe dunque svolgere a ‘numero chiuso‘, ma come si possa regolare un flusso di persone che dovrebbe essere quasi incontenibile è ancora tutto da verificare. Intanto, però, è bastato che la stampa facesse riferimento all’ipotesi di organizzare la festa di piazza con un numero di accessi limitato perché sui social di scatenassero le reazioni e le polemiche. E non solo sui social.

“La passione e le vittorie non si possono regolamentare con ordinanze e decreti”, dice l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, mentre Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di FI attacca: “il numero chiuso serve per iscriversi all’Università, ma è improponibile per una festa popolare come sarà quella che ci aspetta. Manfredi vada a dormire a Sessa Aurunca quel giorno, che a festeggiare in città ci penseremo noi. Con civiltà e passione”.

Redazione L'Occhio di Napoli

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