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Buon Compleanno Napoli, la città partenopea spegne 2492 candeline

Oggi, 21 dicembre, ricorre l’anniversario della fondazione di Napoli, sorta nell’VIII secolo a.C. per volontà dei Cumani.

La fondazione di Napoli

Fu tra le città più importanti della Magna Græcia ed esercitò una notevole influenza commerciale, culturale e religiosa sulle popolazioni italiche circostanti. Dopo il crollo dell’Impero romano, nell’VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall’Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per circa seicento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all’Unità d’Italia.

Sede della Federico II, la più antica università statale d’Europa, ospita altresì l’Orientale, la più antica università di studi sinologici ed orientalistici del continente e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo. Luogo d’origine della lingua napoletana, ha esercitato ed esercita un forte ruolo in numerosi campi del sapere, della cultura e dell’immaginario collettivo.

L’importanza culturale di Napoli

Protagonista dell’umanesimo e centro illuminista di livello europeo, è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l’opera attraverso la scuola musicale napoletana, dando tra l’altro origine all’opera buffa. Città dall’imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell’età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano e il barocco napoletano, il caravaggismo, la scuola di Posillipo ed il Liberty napoletano, nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte ed il presepe napoletano.

È all’origine di una forma distintiva di teatro, di una canzone di fama mondiale e di una peculiare tradizione culinaria che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana, e l’arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità.

Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità, per i suoi eccezionali monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell’Europa. Nel 1997 l’apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d’Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.

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