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Il giudice Cioffi: “Mai conosciuti i Cesaro, nessun motivo per astenermi”

NAPOLI. «Degli accertamenti avviati dal ministro Orlando non so nulla, ma di certo sto tranquillo dal punto di vista giuridico. Mai conosciuto o frequentato i Cesaro, per cui non ho motivo di astenermi al processo che li riguarda». Così il magistrato del Tribunale di Napoli Nord Giuseppe Cioffi, di cui molti giornali hanno trattato questa mattina in seguito ad una foto pubblicata dal quotidiano la Repubblica che risale allo scorso ottobre. Nella foto in questione il giudice è immortalato in insieme ad altre persone, con alle spalle bandiere di Forza Italia, nell’hotel di Ischia dove si era tenuta la convention di Forza Italia alla presenza di Berlusconi.

Le dichiarazioni del giudice

La risposta di Cioffi arriva attraverso un comunicato emesso dall’Associazione magistrati (Anm) di Napoli Nord, di cui è stato presidente. Il magistrato presiede il collegio giudicante del processo ad Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli dell’esponente forzista Luigi, deputato e candidato alle prossime elezioni; i due imprenditori di Sant’Antimo ( Napoli) sono imputati per concorso esterno in associazione mafiosa per presunti rapporti con la camorra rispetto alla vicenda del piano di insediamento produttivo di Marano. Luigi Cesaro pochi giorni fa ha ricevuto un avviso di chiusura indagini dalla Procura di Napoli Nord per voto di scambio.

«Cosentino? Lo conobbi a Roma – dice Cioffi – quando era sottosegretario, ma non l’ho mai frequentato così come non sono mai stato vicino a Forza Italia. Fu lui, oltre 10 anni fa, a chiedermi l’amicizia su Facebook, un social che peraltro uso pochissimo».

«Non ho mai partecipato alla Convention – ripete il magistrato – mi sono trovato nell’albergo il giorno dopo, dove mi sono fatto fotografare con alcuni amici (tra cui l’ex consigliere circoscrizionale forzista Francesco Salerno, ndr) essendo a Ischia per un fine settimana. Non vedo che male ci sia. Ho tra gli amici su Facebook anche Ermanno Russo (consigliere regionale di Forza Italia, ndr) con il quale uscivo fino ad alcuni anni fa».

«Sono sereno e non mi asterrò», conclude Cioffi. Non ho mai fatto politica e dal punto di vista del diritto mi sento a posto. Non so se il Consiglio superiore della magistratura (Csm) interverrà, ma non vedo su quale basi».

«La norma del codice di procedura penale che parla di astensione dal processo – prosegue Cioffi – prevede una casistica molto chiara, e io non vi rientro non avendo rapporti con i Cesaro o con loro familiari».

«Di certo – conclude il magistrato – sto seriamente pensando di procedere dal punto di vista legale a tutela della mia immagine, perché ciò che è stato riportato non corrisponde al vero. Si tratta di un esempio di informazione non corretta».

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