Politica

Gay pride a Pompei, Fratelli d’Italia dice no

POMPEI. Fratelli d’Italia Napoli provinciale contro il Gay pride: il neo coordinatore di Napoli e provincia del partito di Giorgia Meloni, Nello Savoia: lo riporta il quotidiano Il Mattino, che cita una nota del partito.

La nota Fdi

“È opportuno che le associazioni LGBT sappiano che Fratelli d’Italia ritiene questa idea del Gay Pride a Pompei una provocazione di basso profilo ed in quanto tale, se andremo al Governo del Paese il prossimo 4 marzo, e state certi che ci andremo nonostante tutto e tutti, faremo tutto quanto in nostro potere per impedirla”.

A prendere posizione in merito all’annuncio fatto da Arcigay del prossimo Gay pride nella città mariana a giugno sono gli esponenti di Fratelli d’Italia Nello Savoia, neo portavoce provinciale, Luigi Mercogliano responsabile regionale Dipartimento Vita e Famiglia e il consigliere regionale Luciano Passariello.

“Riteniamo provocatoria – si legge nella nota – la scelta delle associazioni LGBT di portare le oscenità del Gay Pride nella città mariana che è meta di pellegrini e fedeli da tutto il mondo. La libera espressione del pensiero – proseguono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni – non è messa in discussione, per quanto distante anni luce dalla nostra. Quello che si contesta è l’arroganza con la quale le associazioni del mondo omosessuale, con l’avallo puntuale e costante delle sinistre, attaccano luoghi sacri come la città di Pompei che è sede del Santuario della Madonna senza il minimo rispetto per i culti religiosi che questi luoghi rappresentano per milioni di fedeli nel mondo, pensando di poter sfilare liberamente per le strade della città con le loro carnevalate. Auspichiamo che su questo tema si esprima finalmente anche la Curia Arcivescovile e la Santa Sede facendo sentire forte la voce della Chiesa”.

Nei giorni scorsi

La notizia era venuta fuori nei giorni scorsi ma lo stesso sindaco di Pompei aveva affermato di non essere a conoscenza dell’ufficialità della cosa, ma che era semplicemente stato chiesto al comune un incontro per discuterne.

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