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A gennaio i lavori di riqualificazione del corso Vittorio Emanuele

NAPOLI. Rimandati a gennaio i lavori di riasfaltatura che riguardano il corso Vittorio Emanuele. Con la chiusura per manutenzione della Galleria Laziale si rischia confusione nelle ferie natalizie: il Comune va coi piedi di piombo, posticipando al 2018 la manutenzione delle strade.
I cantieri andranno di pari passo con l’intervento dell’Enel e con il montaggio del nuovo cavidotto, operazione non facile che riguarderà più Municipalità, toccando anche via Suor Orsola e i gradoni di San Nicola di Tolentino, zone limitrofe al corso. La settimana prossima il Municipio ufficializzerà la data di inizio dei lavori, sebbene alcuni lavoro potrebbero essere anticipati prima del periodo natalizio. L’intento è di andare subito sui marciapiedi, da rifare non con pietra lavica vesuviana, ma etnea. A loro volta, i sampietrini che costituiscono la pavimentazione del corso sarebbero temporaneamente depositati, per poi essere utilizzati in altri lavori, tipo quelli da effettuare a piazza Carlo III.

La pianificazione dei lavori del corso prevede una riprogettazione di tutto il tratto compreso tra piazza Mazzini e piazzetta Cariati: è da quest’ultima che i cantieri prenderanno avvio, per proseguire verso via Salvator Rosa. Associazioni e comitati facenti capo alla cittadinanza, con l’ausilio istituzionale della II Municipalità, hanno presentato a Palazzo San Giacomo un progetto di decoro urbano grazie al quale è previsto l’impianto di videocamere antirapina, fontanelle, alberi e panchine: tutto dovrebbe rientrare nei fondi già disponibili per i lavori della strada, grazie al risparmio ottenuto dal rimpiazzo dei sampietrini da parte dell’asfalto.

Le proposte sono arrivate da parte di soggetti illustri come l’Hotel San Francesco al Monte, l’Università Suor Orsola Benincasa, l’artista Maria Albanese, il gallerista Peppe Morra, il comitato di quartiere Sos e l’associazione Mi riguarda. Da parte di Marcello Cadavero, assessore della II Municipalità, arriva l’invito al Comune a «predisporre un adeguato piano traffico durante i lavori per evitare il caos». L’installazione di un impianto di videosorveglianza serve per aumentare la sicurezza, mentre aree inattive come la grotta di tufo del vecchio accesso al parco Viviani da vico ai Monti saranno utilizzate come parcheggio. Per quanto riguarda il servizio pubblico dei mezzi, l’idea è quella di portare la frequenza del C16 a 5 minuti. Un maggior numero di cassonetti e più controlli da parte delle istituzioni, invece, per la risoluzione della problematica dell’igiene.

 

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