Cronaca

Giallo sulla morte del 41enne di Volla. La famiglia smentisce

Giallo sulla morte del 41enne di Volla ricoverato qualche mese fa per una riabilitazione in una Casa di Cura di Somma Vesuviana. La famiglia smentisce: “Non è morto per Coronavirus“. In questa struttura, secondo “Il Mattino” e “Fanpage”, l’uomo avrebbe contratto il coronavirus che poi gli sarebbe stato fatale.

Volla, la famiglia del 41enne smentisce la morte per Coronavirus

L’uomo era stato trasportato il 20 aprile all’Ospedale di Boscotrecase ed è morto ieri dopo oltre un mese di battaglia contro il virus. Anche il sindaco di Volla, Pasquale Di Marzo, ha espresso il suo cordoglio per la morte di Davide con un post sul suo profilo Facebook: “Vi comunico che da poco ho appreso la triste notizia del decesso di un nostro giovane concittadino contagiato dal covid-19. L’amministrazione tutta esprime la propria vicinanza alla famiglia”.

La smentita

Da qui l’Rsa di Somma Vesuviana respinge le accuse e dimostra come l’intero personale e i pazienti siano stati sottoposti ai tamponi tutti con esito negativo. A sostegno della Rsa la famiglia di Davide che ha dichiarato che il ragazzo non è morto per coronavirus e quindi non avrebbe contratto nulla nella casa di cura dove era ricoverato. Inoltre non avrebbe avuto nessun grave incidente d’auto. La dichiarazione del cognato: “Non è vero, mio cognato è morto con un attacco polmonare, non dite stro…te”.

La famiglia e gli amici, sempre su Facebook, raccontano in alcuni gruppi di Volla anche che l’uomo era in coma da tre mesi e non uno come riportato da alcuni organi di informazione e che non è morto per covid.


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