Curiosità

Gino Sorbillo, il simbolo della pizza di Napoli e del mondo

NAPOLI. Gino Sorbillo, noto proprietario di una delle pizzerie più famose a Napoli, rappresenta per il capoluogo partenopeo l’emblema della vera pizza napoletana.

La storia di Sorbillo e la pizza di Napoli

Luigi, (nonno di Gino Sorbillo), apre la sua pizzeria, in via dei Tribunali 32 negli anni Trenta, e sempre in quegli anni si sposa con Carolina Esposito. Dall’unione nascono ben 21 figli. La prima nata è Esterina, la famosa zia Esterina, da poco scomparsa, che per 63 anni ha lavorato nella pizzeria di famiglia impastando e servendo anche ai tavoli e allevando contemporaneamente, lei rimasta orfana a 14 anni, nel 1942, nel pieno della guerra e della miseria in città, i suoi 20 fratelli più piccoli.


pizza sorbillo


Gino Sorbillo, il nipote prediletto che ha preso in mano da alcuni anni le redini di questo locale, frequentava fin da ragazzo la pizzeria di zia Esterina. Gino ha imparato la vera “arte della pizza napoletana” osservandola e seguendone gli insegnamenti. Ha iniziato a lavorare con lei ed è il perfetto continuatore di questa stirpe di pizzaioli eccezionali. Lui concepisce la quantità strettamente unita alla qualità e per questo tutte le materie prime che usa sono state cercate, selezionate e scelte perché le migliori.

Pizza napoletana: da prodotto di massa a prodotto di qualità

Gino Sorbillo, insieme con Enzo Coccia, ha trasformato la pizza napoletana da prodotto di massa e tradizionale, in un prodotto di qualità e a prezzi incredibilmente bassi perché in via dei Tribunali si pagano € 5 per una pizza margherita, una pizza che è preparata con le migliori farine, olio extravergine di oliva, mozzarella e pomodoro di prima qualità. Gino Sorbillo ha fatto della creatività e dell’uso delle migliori materie prime della Campania, l’altro suo biglietto da visita e oggi da lui si mangiano le pizze più buone e più nuove e il successo di pubblico gli dà ragione.

Pranzare o cenare da Gino Sorbillo, infatti, vuole dire fare una lunga coda in strada sia all’ora di pranzo che a cena ma una volta dentro il servizio è rapido e di grande cortesia, altra caratteristica che Gino cura con grandissima attenzione. Per questo motivo è giusto che questo pizzaiolo atipico faccia la sua comparsa in un congresso gastronomico, cuoco tra i cuochi, leader tra i leader.

 

Fonte: Identità Golose

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