Politica

Giovanna Lo Giudice difende la Sma: «Principio è aiutare, no distruggere»

NAPOLI. Giovanna Lo Giudice, consigliera della nona municipalità e membro della società Sma, oggi accusata per la vicenda delle tangenti sui rifiuti, nel raccontare la sua esperienza e quella di tanti lavoratori che hanno rischiato la vita in più occasioni, sostiene che la ditta non rappresenta solo disonore e parassitismo. La notizia è riportata dal quotidiano Il Mattino.

Le dichiarazioni di Lo Giudice

«La Sma Campania – dice Lo Giudice – è rappresentata da quei lavoratori che rischiano o hanno sacrificato la propria vita per la salvaguardia del nostro territorio, ognuno di loro indossando la propria divisa, non solo un pantalone o una giacca, ma si veste con panni di onestà, sacrificio e disprezzo del pericolo». I lavoratori della Sma si impegnano quotidianamente in attività riguardanti i roghi tossici, d’ausilio alla polizia ambientale e ai vigili del fuoco, oltre che al recupero degli pneumatici destinati al riciclo per i campi di calcetto, come quello di Scampia. Uno dei traguardi, inoltre, è stato l’orto sociale per chi stenta ad arrivare alla fine del mese, poiché, sottolinea Lo Giudice, «il principio e aiutare, non distruggere», sottolinea Giovanna lo Giudice.

La consigliera prosegue il suo racconto con missioni pericolose, spesso obnubilate dai media: «Per la pericolosità delle missioni, ci dovrebbero essere ben altri compensi – e mi riferisco, per esempio, a quelle dell’estate riguardante gli incendi sul Vesuvio. In quella occasione evitammo danni che potevano essere irreparabili». E conclude: «Alcuni lavori non sono come gli altri, e talvolta si menzionano solo le negatività».

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