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Giulia Grillo ministro della Salute, la nota dello Smi

NAPOLI. Giulia Grillo ministro della Salute del governo Conte, qui di seguito una nota dello Smi Italia e Campania.

Nota Smi Italia e Campania

In una nota il Sindacato dei medici Italiani Smi settore continuità assistenziale con il Responsabile Nazionale Alfredo Granito con i dirigenti sindacali della Campania Ernesto Esposito, Pina Vessichelli e Rosa D’agostino, nonché l’intera commissione Nazionale Smi Continuità assistenziale augurano Buon Lavoro al Ministro della Salute Giulia Grillo.

Finalmente un medico al Ministero sottolineano i dirigenti dello Smi Esposito e Vessichelli” poiché la collega è medico come noi e conosce bene le problematiche della categoria sopratutto della medicina territoriale. Sono passati due anni da quando in piazza Montecitorio eravamo presenti come Smi per manifestare contro il modello di continuità assistenziale h 16 e spontaneamente l’on.Giulia Grillo ascoltando le nostre voci nella piazza si fermò presso i nostri gazebo per ascoltare le voci dei colleghi e la nostra protesta contro lo smantellamento della sanità pubblica e della ex guardia medica”.

Da quel momento la nostra battaglia non si è mai fermata e chiederemo in delegazione Nazionale di essere ricevuti dal nuovo ministro come settore continuità assistenziale per collaborare come Sindacato con il Ministero per presentare le nostre proposte per una nuova organizzazione dei servizi territoriali poiché siamo molto allarmati da progetti di smantellamento della continuità assistenziale in atto in questi giorni sia al nord come a Verona quanto al sud come ad Avellino.

È necessario rivedere alcune decisioni prese dalla conferenza Stato Regioni in passato e che portano verso la privatizzazione della assistenza territoriale e concludono rivalutare inoltre un servizio sanitario Nazionale pubblico garantendo quindi la sicurezza degli operatori di intesa con il Ministero dell’interno e senza chiudere i servizi notturni di guardia medica perché questa rappresenterebbe una vera sconfitta per lo Stato ed un gravissimo vulnus alla assistenza medica che determinerebbe il caos nei pronto soccorso e nel 118.

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