Cronaca

Giuseppina Giuliano, la storia della bidella è una bufala? Ecco cosa non torna

Potrebbe celarsi una bufala dietro la storia di Giuseppina Giuliano, la bidella che ogni giorno viaggerebbe da Napoli a Milano per recarsi al lavoro. Il condizionale, appunto, è d’obbligo: già, perché nelle ore successive alla diffusione della notizia su scala nazionale, sono emersi dubbi sulla veridicità della stessa, almeno per quanto concerne alcuni aspetti determinanti.

Giuseppina Giuliano, la storia della bidella è una bufala?

Ha fatto il giro d’Italia la storia della bidella che ogni mattina da Napoli va a Milano in treno per lavoro. Giuseppina Giuliano abita a Napoli, a una mezz’ora dalla stazione dove tutte le mattine alle 5 prende il Frecciarossa per arrivare a Milano dove lavora come operatrice scolastica al liceo artistico Boccioni dove il suo orario di lavoro è dalle 10:30 alle 17. Entrata di ruolo a settembre, “ho provato a cercare una casa che non costasse troppo, considerando che il mio stipendio mensile è di 1.165 euro” ha raccontato al Giorno, ma “mi sono resa conto che ormai a Milano è più facile trovare un ago in un pagliaio”.

Col passare delle ore, però, la notizia è diventata sempre più virale, facendo emergere più di un dubbio. I conti, infatti, non tornerebbero. Nel dettaglio, la giovane bidella sostiene che non conviene prendere una casa in affitto per l’elevato costo, soprattutto se confrontato con quello da sostenere per spostarsi quotidianamente da Napoli a Milano.

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Giuseppina Giuliano

Cosa non torna: i costi e il congedo

Facendo qualche prova, emerge però che per andare da Napoli a Milano si spendono, in media, circa 180 euro al giorno. Va detto che Trenitalia, così come Italo, propongono diverse offerte che consentono di abbattere il costo dei biglietti, ma appare difficile – per non dire impossibile – arrivare ai 400 euro di spesa per 24/25 giorni lavorativi di cui ha parlato Giuseppina Giuliano.

Non torna anche la vicenda relativa alla comparazione con il costo degli affitti. Certo, vivere a Milano, anche in una stanza, non costa poco, ma il fenomeno ha dimensioni ben diverse spostandosi di pochi chilometri fuori dalla città. Infine, c’è chi sostiene che la donna abbia chiesto diversi giorni di congedo. Una discussione che fa parlare e che farà parlare ancora e che – ancora una volta – pone l’accento su due temi importanti: la crisi del lavoro (se tutto corrispondesse al vero) e la verifica delle notizie da parte dei giornalisti.

La svolta: tv e solidarietà

Nella sua intervista a Il Giorno, la bidella pendolare ha raccontato: “Sono veramente commossa e devo ammettere che sono anche un po’ sotto choc perché non mi è mai successo in vita mia di avere tutta questa visibilità. Io sono una ragazza semplice, alla mano, non ho mai chiesto niente a nessuno e questo clamore nei miei confronti mi lascia veramente senza parole. Mi contattano tv che mi vogliono invitare in trasmissione e anche gente comune che mi ha voluto esprimere solidarietà”.

Barricata in casa

Il Giorno però oggi torna sulla questione portando di nuovo le parole di Giuseppina. Che al quotidiano spiega in primo luogo come fa a pagare così poco i viaggi in treno: “Incrocio promozioni, coupon e offerte. I carnet mi costano tra i 384 e i 450 euro al mese. Poi ci sono i punti Italo Più, i ticket gratuiti, la Carta Giovani under 30

Per replicare a chi la accusava di aver lavorato solo per qualche giorno prima di mettersi in aspettativa retribuita, invece Giugliano risponde che ha avuto solo un’assenza prolungata dal lavoro. “A dicembre mi sono ammalata di bronchite. Dopo le feste sono tornata regolarmente a scuola“. Ora invece si è “barricata” in casa a Napoli, “sconvolta per l’odio che la sua storia ha suscitato“.

Redazione L'Occhio di Napoli

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