Cronaca

Gragnano, figlia disperata per la madre in Ucraina: “Non so più se è viva o morta”

L'appello: "Non so più se è viva o morta"

L’appello di una figlia disperata arrivata 25 anni fa a Gragnano, in provincia di Napoli, per la madre in Ucraina: “Non so più se è viva o morta”.

Figlia disperata a Gragnano per la madre in Ucraina

L’ultima telefonata undici giorni fa. “Non so più se mia madre è viva o morta” dice commossa Elena Prikhodko. Ucraina, arrivata 25 anni fa a Gragnano, non ha notizie della madre lasciata a Mariupol. In Italia oggi ha una famiglia e una vita diversa. I suoi affetti, però, sono rimasti nel paese in guerra che, tra le tante crudeltà, le infligge il dolore dell’assenza completa di qualsiasi informazione sulla sorte dell’anziana madre.

L’ultima telefonata

“La voce di mia madre era tremante, ma lei stava bene. Mi ha parlato dei bombardamenti e della necessità di fuggire. Mi ha detto che avevano già raso al suolo buona parte della città e forse quella stessa notte avrebbero colpito anche la nostra casa”. Quelle del 27 febbraio sono state le ultime parole che Elena Prikhodko ha sentito dalla voce dell’anziana madre. Il telefono squilla a vuoto. E l’ansia aumenta.

La richiesta di aiuto in Russia

“Mi hanno chiamato persone che si occupano dei corridoi umanitari ma non possono raggiungere Mariupol” spiega la figlia disperata al punto da cercare notizie anche tra quelli che oggi, per volontà di Putin, sono i nemici.

“Ho chiamato in Russia alcune persone per avere informazioni da parte loro. Dicono che stanno portando acqua e cibo nelle zone occupate, almeno questo vedono dalla loro TV. Ma io non so se sia vero. Speriamo bene”.

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