Cronaca

Gratta e Vinci, la difesa del tabaccaio: “Insisto, il biglietto è mio. Quella donna dice bugie”

Gratta e Vinci, il tabaccaio di Napoli si difende dalle accuse. Anche il figlio ribadisce: "Sicuramente c'è stato qualche errore"

Non si dà pace Simone Scutellaro, figlio del tabaccaio di Napoli protagonista dell’incredibile e discussa vicenda del gratta e vinci da 500mila euro che sarebbe stato rubato ad una anziana. Il tabaccaio Gaetano Scutellaro sostiene di essere il legittimo proprietario di quel fortunato biglietto. Nel frattempo è stato sottoposto a fermo in quanto indiziato dei delitti di furto pluriaggravato e tentata estorsione: avrebbe cioè tentato il classico cavallo di ritorno, minacciando l’anziana vittima di restituirle il biglietto solo in cambio di soldi.

Gratta e Vinci, il tabaccaio di Napoli si difende dalle accuse

Non ero con mio padre ma gli credo” ha dichiarato il figlio di Gaetano Scutellaro come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino. Il 23enne ha aggiunto: “Non posso confermare che lui stesso abbia acquistato il biglietto vincente, come ha detto ma sicuramente c’è stato qualche errore”.

La difesa

“Il biglietto l’ho fatto comprare io da un mio conoscente il giorno prima, alla signora avevo chiesto soltanto di andare a riscuotere la vincita che credevo ammontasse soltanto a 500 euro” ha raccontato il 57enne al giornale online iNews24.it, specificando di essere l’ex marito della titolare della tabaccheria, come conferma il figlio. “Mio padre da anni, non ha più la licenza da tabaccaio che ha intestato a mia madre, da cui è separato – ha assicurato Simone a Il Mattino – lui non gestisce più alcun aspetto dell’attività commerciale che ha lasciato a noi figli”.

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