Cronaca

Inchiesta su rifiuti e Camorra: i NOMI degli arrestati

GIUGLIANO. Inchiesta su rifiuti e Camorra: i NOMI degli arrestati. Questa volta l’investigazione colpirebbe il comune e il clan Mallardo.

Inchiesta su rifiuti e Camorra

Si tratta di ex consiglieri, amministratori del Comune di Giugliano e del clan Mallardo. Ci sarebbe infatti una tangente da 15 milioni di euro all’anno a base d’asta che, secondo i magistrati, sarebbero stati assegnati in modo regolare. L’ex amministrazione, ormai sciolta per infiltrazione della Camorra, vede nello specifico Avitabile, Baldi, Briganti, Conte, De Stefano, Pizzuti, Ciccarelli Gianfranco e Guarino Andrea. Questi “avrebbero turbato la procedura di aggiudicazione dell’appalto relativo alla fornitura dei servizi integrati di igiene urbana da giugno 2011 a luglio 2013 relativi al territorio del Comune di Giugliano“.

In particolare la Senesi avrebbe presentato la domanda 10 minuti dopo la scadenza del bando fissata per il 9 maggio del 2011 ed in una busta aperta il che avrebbe dovuto essere esclusa ma la commissione non diede seguito al fatto ma decise di formulare un nuovo invito che conteneva una drastica riduzione del fatturato richiesto alle società interessate consentendo l’aggiudicazione alla Senesi, il cui fatturato superava di poco i due valori richiesti nel secondo invito”


arresto-carabinieri


L’inchiesta
Le persone finite sotto inchiesta sono 14 in tutto e quasi tutti rispondono anche dell’articolo 7, ovvero il favoreggiamento al clan Mallardo. Solo Luigi Russo, ex consigliere comunale, è accusato di concussione senza favoreggiamento allo stesso clan. Secondo i magistrati abusando del suo ruolo di consigliere avrebbe garantito alla Senesi l’effettivo pagamento di tutte le spettanze, pur in presenza di gravi inadempienze, inducendo Briganti a corrispondergli la somma mensile di 40mila euro che poi lui avrebbe diviso con altri esponenti politici”.
I fatti si riferiscono al 2011 e dopo 8 lunghissimi anni di indagini la procura è arrivata ad un punto di svolta. Oltre 1300 le pagine il faldone dell’inchiesta a cui hanno contribuito ben 3 pentiti del clan Mallardo.
Tra un paio di mesi dovrà essere fissata l’udienza preliminare durante la quale si deciderà se rinviarli a giudizio o meno.

Il clan Mallardo

Nell’inchiesta attuale era indagati anche alcune altre persone come Feliciano Mallardo (boss defunto) e il pentito Giuliano Pirozzi (giudicato già in precedenza). Il clan Mallardo, attraverso Amicone e Ciccarelli, avrebbero minacciato“alcuni imprenditori dei rifiuti a sottoporsi al pagamento a titolo estorsivo del 5% del valore complessivo di gara di 44 mln di euro, denaro che poi confluiva nelle casse del clan

I NOMI

  • Rodolfo Briganti (in qualità dell’amministratore della Senesi Spa);
  • Giuliano Amicone (esponente clan Mallardo);
  • Lara Avitabile (in qualità di membro e testimone della commissione di gara);
  • Antonio Baldi (in qualità di ex dirigente del settore polizia municipale e servizi ambientali del comune di Giugliano);
  • Gianfranco Ciccarelli detto ‘Giacchetella’ (in qualità di amministratore della A&T Srl subbappaltante della Senesi);
  • Giuseppe Ciccarelli (esponente del clan Mallardo detenuto a Bologna);
  • Giacomo Conte (in qualità di consulente di Briganti con funzione di cooamministratore della società Senesi);
  • Giuseppe De Stefano (in qualità di membro e testimone della commissione di gara e funzionario del servizio ambiente del comune di Giugliano e responsabile unico del procedimento);
  • Andrea Guarino (in qualità di amministratore della Gesag subbappaltante della Senesi);
  • Francesco Guarino;
  • Giulio Pezzella (ex consigliere comunale con delega all’ambiente);
  • Gaetano Pizzuti (in qualità di presidente della commissione di gara);
  • Ciro Poziello (in qualità di ispettore del servizio ecologia);
  • Luigi Russo (ex consigliere comunale).

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