Cronaca

Da Avellino, indagine sulle barriere autostradali di tutta Italia

Partendo dall’inchiesta sulle cause della sciagura del bus caduto in una scarpata, che causò la morte di 40 persone il 28 luglio 2013 su un viadotto della A16 Napoli-Canosa, la procura di Avellino potrebbe aprire un’indagine a livello nazionale sulla sicurezza delle barriere protettive lungo la rete autostradale. Lo si apprende da fonti giudiziarie, nel giorno in cui ha avuto inizio la requisitoria dell’accusa nel processo contro 16 imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni per la tragedia del bus.

Partendo da perizia esperto durante processo per bus in scarpata

Ad ampliare il raggio d’azione della procura potrebbe essere in particolare la perizia del professor Felice Giuliani, docente di ingegneria all’università di Parma, che ha messo sotto accusa la scarsa manutenzione delle barriere e dei “tirafondi” (i bulloni che bloccano i “New Jersey” alla sede stradale) che se non fossero risultati usurati avrebbero “derubricato al rango di grave incidente stradale” quello che ha invece causato la morte di 40 persone.

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