Curiosità

Inter-Pordenone, i nerazzurri si qualificano ai rigori. Friulani vicini all’impresa

NAPOLI. Inter-Pordenone si conclude con la qualificazione degli uomini di Luciano Spalletti ai quarti di finale di Coppa Italia. Ma quanta fatica per i nerazzurri che hanno avuto la meglio sui friulani soltanto ai calci di rigore. Dopo 120 minuti di battaglia, infatti, la squadra di Colucci si è arresa agli undici metri e solo dopo 10 penalty complessivi calciati. Decisivi gli errori di Misuraca, Lulli e Parodi. Tanta paura per i tifosi nerazzurri che hanno visto sbagliare dal dischetto Skriniar e Gagliardini, neutralizzati dall’ottimo Perilli, uno degli eroi di giornata.

 

La partita

 

 

Inter-Pordenone inizia con Spalletti che schiera sette undicesimi della formazione non titolare. Tra i calciatori che si sono più spesso visti in campo in questo scorcio di stagione ci sono soltanto Gagliardini, Vecino e Dalbert dal primo minuto. Padelli sostituisce Handanovic tra i pali.

Miglior formazione possibile per Colucci che arriva a San Siro libero da qualsiasi responsabilità e con il prestigio della storia già scritta che sorride ai suoi. I primi minuti lasciano subito intendere che Inter-Pordenone non sarà una passeggiata per la capolista della Serie A. Il mix di esperienza e voglia di emergere schierato dal tecnico dei friulani mette subito in difficoltà le seconde linee di Spalletti.

L’esperto Berrettoni, numero 10 ed ex Lazio, guida i suoi dalla trequarti sfiorando anche il gol. Le occasioni non mancano neanche dall’altra parte, ma la scarsa vena di Eder sotto porta e la serata di grazia del portiere Perilli danno il via ad una serata stregata per l’Inter.

Così, con un palo a testa, le due squadre si avviano verso i clamorosi e inaspettati supplementari. Per il Pordenone è già una vittoria ma, minuto dopo minuto, i friulani si rendono conto che l’appetito davvero vien mangiando. Inutili gli ingressi di Icardi, Perisic e Brozovic per uno Spalletti che man mano teme di macchiare una stagione fin qui molto positiva. Il giovane Karamoh nel primo tempo ha sprecato troppe occasioni buttando così al vento un’importante occasione per mettersi in mostra. Al suo ingresso in campo, però, anche Icardi vede la porta di San Siro più piccola del solito.

 

I rigori

 

 

Finisce che il Pordenone ci crede e arriva addirittura a tirare i calci di rigore sotto la curva che ospita i suoi tifosi. Ora l’Inter teme davvero di uscire dalla coppa. Neanche il primo errore di Misuraca, neutralizzato da Padelli, rilassa i nerazzurri, in campo e sugli spalti. Anche perché subito dopo Skriniar imita l’esterno del Pordenone e si fa parare il tiro dagli undici metri da Perilli.

Alla fine l’esperienza vince sulla paura, o l’inesperienza soccombe davanti alla prospettiva di scrivere una pagina di storia ancor più clamorosa. Parodi sbaglia il rigore decisivo, Nagatomo no. Inter-Pordenone finisce con la qualificazione dei nerazzurri che ora attendono la vincitrice di Milan-Verona, in scena domani sera al Meazza.

I friulani hanno scritto la pagina più bella ed emozionante della loro storia, rendendo omaggio agli stoici tifosi che li hanno seguiti fino a San Siro e catturando l’attenzione e gli applausi di tutti gli appassionati di calcio. Una bella favola che promette di non interrompersi in questa pazzesca sera di dicembre.

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