Curiosità

Italia-Svezia, Graziani: “Insigne parta titolare”

NAPOLI. Lorenzo Insigne in campo dal primo minuto: non ha dubbi Francesco “Ciccio” Graziani, campione del mondo con gli azzurri a Espana 82, in merito alla partita di ritorno play off, Italia-Svezia.

In una intervista al quotidiano Il Mattino l’ex azzurro ed ex tecnico del Cervia (vedi Campioni, trasmissione televisiva del 2006), non ha dubbi: “Dopo aver steccato la prima partita siamo fortunati che c’è questa altra opportunità. A Insigne per come sta facendo bene nel Napoli non l’avrei mai tolto di squadra. Avrei fatto giocare Candreva nel suo ruolo più naturale, quello che fa all’Inter. Immobile centravanti ed Insigne a fare le stesse cose che fa nel Napoli. Siccome le cose le fa benissimo non capisco perché bisogna cambiargli ruolo”.

Discorso diverso, invece, per l’altro azzurro convocato, Jorginho: “Lui ha davanti De Rossi e Verratti, due che tra l’altro si pestano un po’ i piedi. Non riesco a comprendere perché in questa circostanza Ventura abbia chiamato Jorginho sapendo che avrebbe fatto il turista. Con Verratti squalificato può darsi però che ora lo faccia giocare con De Rossi più mezzala. Personalmente farei giocare Jorginho davanti la difesa, De Rossi e Parolo da interni”.

Dopo la sconfitta per 1 a 0 nella partita d’andata, Graziani ammette che c’è la paura di non qualificarsi ai mondiali, ma la paura può essere “un fatto positivo”.

Per Ciccio Graziani Ventura “può avere le sue colpe ma anche i calciatori non sono esenti perché in campo ci vanno loro. A Stoccolma è vero che non hanno avuto mai palloni giocabili ma Immobile e Belotti non si sono mai visti. Non si sono mai creati loro una occasione, una opportunità scambiando con i centrocampisti. Se i calciatori non riescono a dare in mezzo al campo quello che è nelle loro possibilità è chiaro che vanifichi tante cose”.

Una nazionale, quella attuale, che secondo Ciccio Graziani ha ottimi giocatori ma nella quale “l’unico talento è Lorenzo Insigne. Insigne non solo mette i cross ma è bravo anche a rifinire. O fa gol o lo fa fare. È produttivo per la squadra quando gioca in quel ruolo. Contro il City li stava mettendo in difficoltà da solo. Ha estro, fantasia. Come si può rinunciare ad un giocatore con queste qualità per cambiare assetto tattico?”.

Graziani, in conclusione, ha parlato anche del Napoli: “La sosta è arrivata al momento giusto perché il Napoli ha avuto un calo fisiologico”.

 

 

 

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