Curiosità

Luciano De Crescenzo: le sue frasi più belle

Dopo aver fatto carriera da informatico, lascia il lavoro e si dedica alla scrittura

          • A Napoli gli omosessuali si dividono in due grandi categorie: i ricchioni e i femminielli. I primi sono persone uguali in tutto agli altri uomini, salvo il fatto che nelle relazioni amorose preferiscono il proprio stesso sesso, mentre i femminielli sono da considerare donne vere e proprie, spesso anche belle, che solo l’anagrafe continua a classificare come maschi.
          • […] io continuo a pensare che la lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere, i giorni uguali invece non contano.
          • Non ci rendiamo conto che la vera povertà è rappresentata dall’ignoranza, in quanto a stabilire le differenze sociali non sono i soldi, ma la cultura che si ha e quella che non si ha.
          • Come tutti i single, dò molta importanza all’amicizia, seguo tutti gli amici con devozione.
          • Da sempre sono convinto che esista una sottile differenza tra l’amare e il voler bene: l’amore, infatti, sebbene sia un sentimento forte, molto spesso tende a consumarsi e di conseguenza a finire. Il voler bene, invece, cresce sempre.
            • «Zio Cardellino, che cosa è la morale?» «é una cosa molto bella che però, certe volte, può far diventare molto cattivi.»
            • […]Stammi a sentire: non ti fidare di chi ti dice che solo con le tue forze puoi farcela. Ci vuole anche ciorta, come diciamo qua.
            • Salutame a Socrate.
            • Di Berna si dice che sia grande il doppio del cimitero di Vienna ma che ci si diverta solo la metà.
            • Oltrepassare la linea gialla rappresenta quel momento della vita in cui un uomo, a volte consapevolmente, altre inconsapevolmente, intraprende una strada piuttosto che un’altra. È una scelta difficile, perché la via che si sceglie di percorrere può cambiare irrimediabilmente il nostro futuro.
            • Non a caso Caos è l’anagramma di Cosa o Caso.
            • Il passato non sta mai fermo un attimo: è mobile come una bandiera in una giornata di vento. Visto con gli occhi del presente, tende continuamente a modificarsi, fino a diventare quello che Sant’Agostino definiva «il presente del passato».
            • L’ozio è uno strumento utilissimo per misurare le qualità di un essere umano.
            • Quando hai paura di qualcosa, cerca di prenderne le misure e ti accorgerai che è poca cosa.
            • Nelle persone, così come nei luoghi, c’è spazio per la ragione e per la passione.
            • La gioventù, la maturità e la vecchiaia sono tre periodi della vita che potremmo ribattezzare “rivoluzione, riflessione e televisione”. Si comincia col voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
            • [In riferimento al matrimonio] La scena è tutta per la moglie, che lo ha prescelto, a sua insaputa, per una recita da spalla in questa che è la sua giornata.
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