Curiosità

Luciano De Crescenzo: le sue frasi più belle

Dopo aver fatto carriera da informatico, lascia il lavoro e si dedica alla scrittura

            • Due rette parallele s’incontrano solo all’infinito quando ormai non gliene frega più niente.
              • La povertà del futuro sarà l’ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente.
              • Con il tempo, anche il bello diventa meno bello, e il brutto meno brutto. Bellezza e bruttezza, infatti, sono caratteristiche dei primi approcci; in seguito tendono ad avvicinarsi.
              • Si è sempre meridionali di qualcuno.
              • Per farsi un amico ci vuole quasi una vita. Bisogna essere stati poveri insieme e qualche volta felici.
              • Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell’animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana.
              • Quando dico “lavoro” non penso ad una fatica, ad un supplizio che uno deve sopportare dalla mattina alla sera per rendersi indipendente dal punto di vista economico, ma ad una opportunità che Dio ci ha offerto per dare più senso alla nostra esistenza. Ricordatevi quello che vi dico: una cosa è “fare” il tabaccaio, e una cosa è “essere” tabaccaio.
              • L’animo umano ha bisogno di nutrirsi di speranza, così come lo stomaco ha bisogno di cibo. La vita invece spesso è amara e non concede scappatoie ai desideri dei mortali. Alcune verità sono senza alternative: tutti dobbiamo morire, chi è brutto non potrà mai diventare bello, chi è vecchio non potrà mai ritornare giovane e chi vive una vita opaca e senza entusiasmi sa che molto difficilmente riuscirà a cambiarla. E allora che fare? Non resta che rifugiarsi nel mistero, evadere nel trascendente. Ed ecco fiorire da ogni parte le favole, gli extraterrestri, gli oroscopi, le droghe e gli estremismi politici.
              • L’erotismo è una stanza buia dove si entra con molta curiosità e un pizzico di paura. L’erotismo è il battito accelerato del cuore di fronte al mistero. L’erotismo è partire alla scoperta dell’America senza essere sicuri che ci sia una America dall’altra parte. L’erotismo è il possesso della persona amata unito all’ansia di perderla. L’erotismo è la continua ricerca del limite.
              • Io non sono te e tu non sei me. Però, tutti e due siamo noi.
              • «E chi Io sa! Chi lo sa come è Napoli veramente. Comunque io certe volte penso che anche se Napoli, quella che dico io, non esiste come città, esiste sicuramente come concetto, come aggettivo. E allora penso che Napoli è la città più Napoli che conosco e che dovunque sono andato nel mondo ho visto che c’era bisogno di un poco di Napoli.»
            • In questo mondo del progresso, in questo mondo pieno di missili e di bombe atomiche, io penso che Napoli sia ancora l’ultima speranza che ha l’umanità per sopravvivere.
            • Per me, il latino non è una lingua morta ma una lingua immortale.
            • Disse: “Tu uomo lavorerai con sudore e tu donna partorirai con dolore!”. Poi, quando li vide uscire dal cancello gettò loro l’ultimo anatema: “E tutti e due sarete perseguitati nei secoli dei secoli dal Secondo Principio della Termo-dinamica!”.
            • Più che ambire al titolo di dottore, ognuno cerchi di guadagnarsi almeno quello di egregio [da ex gregis = fuori dal gregge] e di pensare con il proprio cervello, avendo in massima cura le tradizioni.
            • Il potere piace proprio perché suscita invidia.
            • [Su Ulisse] Il più astuto di tutti gli eroi greci, dal multiforme ingegno, ma anche il più umano e la personificazione stessa del coraggio. A lui che fra tutti mi è il più caro, a lui che di tutti è il più fico, dedico la parte finale di questo libro.
            • Masaniello, tra tutti i personaggi storici, comici, politici e artistici nati a Napoli, è quello che maggiormente incarnò lo spirito napoletano. E questo perché espresse le contraddizioni, l’istinto di amore, l’incapacità di esercitare il potere, la generosità e l’ignoranza del suo popolo. Masaniello è amore e disordine.
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