Politica

Scricchiola la maggioranza di de Magistris, anche Cinzia Del Giudice passa all’opposizione

Clima teso e avvelenato nella Municipalità 5, simbolo della maggioranza di Luigi de Magistris, Cinzia Del Giudice passa all’opposizione. Cede il Vomero.

La maggioranza di de Magistris non c’è più, Del Giudice all’opposizione

Primi pericolosi scricchiolii con il pericolo del crollo che incombe definitivamente. Da giovedì la maggioranza ha perso un altro tassello fondamentale, con l’addio della consigliera Cinzia Del Giudice che in un movimentato consiglio sulla sicurezza ha voltato le spalle al presidente Paolo De Luca. Ha abbandonato le fila di demA passando all’opposizione, nel gruppo Misto.

Il motivo? Eccolo:

Sono distante dalla politica del presidente, ormai più gerarca che cittadino di tutti, come urlava in campagna elettorale.

Una Municipalità allo sbando:

Ha cancellato anche l’orario di ricevimento per i cittadini ma anche per personale e noi consiglieri. Non si interessa del lavoro delle commissioni, non organizza tavoli di lavoro, non pianifica strategie per risolvere problematiche, però è presente a inaugurazioni e feste. Il suo disinteresse per la Municipalità si riflette sul territorio ormai al tracollo sotto molteplici punti di vista, ed è evidente a tutti. Mi dimetto da demA perché non voglio più essere complice di questo lassismo.

La situazioni insomma appare ingestibile, e a ogni consiglio nessuno dei quindici consiglieri di maggioranza potrà assentarsi o ammalarsi per far sì che il sedicesimo voto, quello del presidente in persona, sia determinante. La Municipalità più pesante dal punto di vista politico di Napoli, viaggia così sul filo del rasoio.

I primi cedimenti

La disfatta del presidente Paolo De Luca inizia politicamente un anno fa con l’abbandono del gruppo «La Città» (Alessandro Coccia e Ginevra Giannattasio) che passò all’opposizione. In quella occasione De Luca annunciò le sue dimissioni con un messaggio ai capigruppo per poi fare dietro front. Da allora nella sala del consiglio di via Morghen la tensione si è fatta palpabile anche tra le fila dei consiglieri di demA che «non appartenevano al suo cerchio magico» sottolinea Del Giudice.

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