Cronaca

Maria Licciardi arrestata durante la fuga in Spagna | Gip convalida fermo e dispone il carcere

Maria Licciardi si avvale della facoltà di non rispondere davanti al gip. Lady camorra si è collegata in video dal carcere di Rebibbia

Maria Licciardi si avvale della facoltà di non rispondere nell’udienza di convalida dopo l’arresto all’alba di sabato 7 giugno nell’aeroporto romano di Ciampino, dai carabinieri del Ros. Nei suoi confronti la Procura di Napoli ipotizza i reati di associazione a delinquere di tipo camorristico, estorsione, ricettazione di denaro di provenienza illecita e turbativa d’asta, tutti aggravati dalla finalità mafiose.

Arresto Maria Licciardi, lady camorra si avvale della facoltà di non rispondere

C’era da attendere, dunque, la decisione del gip di Roma Valerio Savio. Maria Licciardi, 70 anni, si è collegata alle 10, in video conferenza dal carcere di Roma-Rebibbia, con l’aula di udienza del gip del Tribunale di Roma Savio. Nella precedente inchiesta, quando le fu contestata lo stesso ruolo di vertice nell’Alleanza di Secondigliano, l’avvocato Dario Vannetiello ottenne prima l’annullamento della ordinanza di custodia cautelare (mentre lady camorra era latitante) e poi anche l’archiviazione di tutte le accuse.

La decisione del gip

Il giudice per le indagini preliminari di Roma Valerio Savio ha convalidato il decreto di fermo emesso dalla Procura di Napoli nei confronti di Maria Licciardi e disposto il carcere per la 70enne bloccata dai carabinieri all’alba di sabato scorso, nell’aeroporto romano di Ciampino dove si apprestava a prendere un volo per la Spagna. Il giudice ha anche disposto l’invio degli atti a Napoli.

Maria Licciardi, la madre della camorra che ispirò Chanel di Gomorra

Quando, a 38 anni Gennaro Licciardi, chiamato “la scimmia“, morì per una banale setticemia seguita a un intervento chirurgico in carcere, fu Maria a prendere di fatto il posto del fratello. Estorsioni, droga, poi l’affare dei prodotti industriali contraffatti, come i giubbini di marca falsificati, erano sotto il controllo dei Licciardi.

Molto redditizio era pure il commercio del falsi trapani Bosch anche sul mercato statunitense .Più dei fratelli Vincenzo e Piero, era Maria a possedere la scaltrezza ferma del capoclan. E mantenne le redini della famiglia e dell’alleanza.

La stagione dei pentiti

Quando esplose la stagione dei pentiti, Maria Licciardi cercò di bloccarli offrendo denaro e organizzando riunioni. Con Piero e Vincenzo in carcere, la guida continua del clan Licciardi rimase Maria. E anche a lei si sono ispirati gli sceneggiatori della fiction “Gomorra” per il personaggio di “Scianel”.

È stata una delle poche donne detenute al regime del 41-bis. Latitante, fu presa dopo essere sfuggita 7 volte alla cattura. Ha scontato 8 anni per associazione camorristica, a Rebibbia e poi all’Aquila. È riuscita a superare l’esperienza carceraria senza cedimenti. E, nella storia della camorra napoletana del secondo dopoguerra, Maria Licciardi resta una delle poche donne capoclan insieme a Pupetta Maresca e Rosetta Cutolo.

 

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